Dietro le quinte di 'Mon clochard', il corto made in Imola

In viale De Amicis troupe e residenti entusiasti per le riprese. Siamo agli ultimi ciak

Attori al lavoro in viale De Amicis

Attori al lavoro in viale De Amicis

Imola, 17 ottobre 2017 – Ultimi giorni di riprese in viale De Amicis per il cortometraggio “Mon Clochard”, progetto cinematografico prodotto da Articolture, con il contributo dell’Associazione culturale imolese “Noi Giovani” e la collaborazione del Comune di Imola.

La storia ruota attorno alla figura di Davide Mandelli (personaggio interpretato da Roberto Citran), un insegnante che abita in periferia, in un classico condominio, da cui esce fisicamente per far la spesa, andare al lavoro, ma in cui in realtà si trova intrappolato. Ad un certo punto nel cortile del condominio fa la sua comparsa un clochard di nome Leon (interpretato da Giovanni Calcagno), accolto con amore inspiegabile dagli altri condomini ma non da Davide, che, non capendo, cova per lui un odio sempre crescente. E da quel momento realtà e finzione si mescolano.

Il clima, in viale De Amicis, è di entusiasmo misto a molta concentrazione. Una vera troupe cinematografica si è trasferita in due dei sei appartamenti che compongono il complesso abitativo (uno al piano terra, dove sono state sistemate le sale trucco e costumi e uno al secondo piano, che è stato trasformato nella casa del protagonista Davide); ma molte riprese vengono girate anche nel cortile esterno del condominio, luogo in cui è stata sistemata una tenda per ospitare il clochard.

La scelta di trasformare proprio questo condominio imolese nel set cinematografico di “Mon Clochard”, è stata fatta dai giovani imolesi Gian Marco Pezzoli e Marta Bedeschi, rispettivamente regista e sceneggiatrice, ideatori della storia e del progetto.

A recitare sono 10 personaggi, fra attori e comparse del territorio. Protagonista del cortometraggio è Roberto Citran, che nel partecipare a questo progetto, ritrova ricordi passati. “Nella realizzazione di questo cortometraggio, vedo due mondi che si incontrano: da una parte c’è l’entusiasmo di chi sta realizzando i suoi primi progetti cinematografici, dall’altro l’esperienza di chi fa questo mestiere da tanti anni”.

Il ricordo di Citran va all’anno 1979, quando si trovava a girare ‘Vagabondi’, primo film di Mazzacurati. “Avevo 22 anni e anche per me era il primo film. Ricordo che svolsi tre ruoli: uno da aiuto regista e due interpretazioni come attore. Fu un’esperienza meravigliosa, un ‘road movie’ di puro divertimento, dove ci inventammo il mestiere con una passione inconsapevole. Qui ritrovo quello stesso entusiasmo, anche se si tratta di un progetto in cui la storia è già strutturata. Cerco di dare consigli, ma sempre inserendomi dolcemente”.