Imola (Bologna), 28 marzo 2014 - In anticipo su ogni previsione, i primi sono arrivati addirittura nel pomeriggio e resteranno davanti al portone del PalaRuggi fino alle 8 di questa mattina (foto). A quel punto si apriranno le prenotazioni e loro saranno in pole position, con buona probabilità di tornare a casa con due biglietti ciascuno (quantitativo massimo acquistabile a testa) appena dopo le 11, quando avrà inizio la vendita vera e propria dei tagliandi.

Eccoli i fan più sfegatati di Ligabue (con tanto di tessera del fan club): una decina di giovani e giovanissimi arrivati in via Oriani con tende, sacchi a pelo e scorte di cibo. Con il passare delle ore, a loro si sono aggiunti tanti altri. Al sorgere del sole, sarà battaglia. Proprio come accaduto a Correggio (Reggio Emilia) qualche giorno fa, con 1.100 ticket polverizzati in 40 minuti. A Imola ce ne sono a disposizione 1.600, al costo di 50 euro sia per la gradinata che per il parterre.In quanti resteranno a bocca asciutta? Ancora poche ore e sapremo tutto. Di sicuro, le modalità con le quali oggi vengono messi in vendita i tagliandi rappresentano un’anomalia assoluta.

Nell’epoca del sempre-connessi, niente acquisto online ma file al botteghino come succedeva tanti anni fa, prima ancora che i circuiti telematici (vedi TicketOne) facessero il loro debutto sulla scena. E allora, questa mattina, tutti in coda dopo accampamenti notturni, fughe da scuola e permessi al lavoro. Al PalaRuggi, come detto, dopo che organizzatori e amministrazione avevano annunciato in conferenza stampa di aver individuato nella Rocca Sforzesca la location ideale per la vendita. Si era parlato addirittura di aperture straordinarie della fortezza e di locali pubblici invitati a tenere le serrande alzate proprio per l’occasione. Tutto cancellato.

Detto che in questi giorni è arrivata anche l’ordinanza anti-bagarini del sindaco (con multe pesanti per chi sgarra), l’unica cosa rimasta invariata sono le modalità di distribuzione dei tagliandi con lo sdoppiamento della fila: prima quella per la prenotazione, poi quella per la vendita. Con il Liga Truck nel quale ammirare cimeli e acquistare merchandising ufficiale. Tutti insieme: imolesi e non. Tutti stretti. Sperando che il tempo regga e la situazione resti sotto controllo (a Correggio c’è stato qualche momento di tensione, subito rientrata). Nella città che potrebbe accogliere decine di migliaia di spettatori tra le braccia del suo Autodromo, una volta tempio del rock ma da anni orfano dei grandi eventi musicali, è molto più che una beffa.

Enrico Agnessi