The Voice 2019, Francesco Bombaci tra i concorrenti. "Che emozione"

Il 25enne al talent di Rai2. "Attualmente siamo in 14, ma durante la prossima puntata ci sarà un’ulteriore selezione Spero tanto di restare"

Francesco Bombaci selezionato da ‘The Voice of Italy’

Francesco Bombaci selezionato da ‘The Voice of Italy’

Imola, 5 maggio 2019 - Si chiama Francesco Bombaci, ha 25 anni ed è di Imola il nuovo concorrente di «The Voice of Italy», il programma televisivo di Rai 2 che dà la possibilità ai giovani cantanti di farsi notare dai talent scout del panorama musicale. Cantautore, polistrumentista (suona il basso e la chitarra), fin da bambino ha mostrato il suo interesse per la musica, trascinando per casa un pianoforte giocattolo e cantando a squarciagola. Da grande, poi, ha deciso di fare sul serio.

Com’è nata l’idea di partecipare alla trasmissione?

«Alcuni amici hanno preso parte a programmi simili e mi sono detto: «Perché non provare?». Così, l’anno scorso, ho inviato la mia richiesta corredata da alcuni video, senza però ottenere risposta. Poco tempo fa, con mia grande meraviglia, ho invece ricevuto una telefonata dalla redazione di «The Voice of Italy». Sono andato a Milano per il provino, convinto di non superarlo, e invece mi sono ritrovato in trasmissione».

Cos’è successo dopo?

«Sono stato selezionato da Morgan come membro della sua squadra durante le «blind auditions», ovvero esibizioni durante le quali i giudici ascoltano i concorrenti senza vederli. Attualmente siamo in 14, ma durante la prossima puntata, che andrà in onda in data ancora da definire, si terrà un’ulteriore selezione e rimarremo in sei. Spero di restare».

Bisogna avere, come dicono in tanti, ‘santi in paradiso’ per essere selezionati?

«Lo credevo anch’io e invece hanno preso anche me che non ho sponsor. Se ho un santo, di sicuro non lo conosco (ride, ndr)».

Qual è il suo genere preferito?

«Il rock, in particolare il Metal, ma non disdegno tutti gli altri generi. Ho fondato la mia prima band a 13 anni e da allora non ho più smesso di cantare. Al momento sto studiando per diventare insegnante di canto e faccio parte di una band che si chiama ‘A Nameless Inertia’. Suoniamo cover, ma anche brani originali, scritti da noi, tant’è che abbiamo inciso l’album ‘Anthropocentric’».

A chi devi l’amore per la musica?

«A mio padre, chitarrista, che fin da piccolo mi ha fatto ascoltare gli album dei più grandi musicisti del panorama italiano e mondiale».

Conta sul supporto del pubblico imolese?

«Amo Imola e vorrei portare in giro per l’Italia il suo nome. Avere il sostegno della mia città sarebbe un grande onore per me».