LUCA MONDUZZI
Sport

Andrea Costa: attesa per il futuro del club tra debiti e stabilità economica

Il club imolese Andrea Costa affronta incertezze economiche. Il veterano Sanguinetti esprime il desiderio di restare.

Giacomo Sanguinetti esulta nel derby di novembre contro la Virtus Imola

Giacomo Sanguinetti esulta nel derby di novembre contro la Virtus Imola

Sono ancora giorni di attesa in casa Andrea Costa, quelli che andranno a definire il futuro del sodalizio, da rischiararsi nelle prossime settimane dopo il lavoro portato avanti sotto silenzio dietro le quinte societarie. Giorni di attesa per i tifosi, desiderosi di trovare un club solido ancorché competitivo in campo; giorni di attesa anche per gli ultimi protagonisti sul parquet. Particolarmente chi come il veterano Giacomo Sanguinetti è legato contrattualmente al club imolese (in virtù del biennale firmato la scorsa estate) e attende lumi sulla situazione del club.

Sanguinetti, ha ricevuto novità dalla società?

"In questo momento ancora non mi sono arrivate novità e non so come si stia evolvendo la situazione, si tratta di una questione complicata soprattutto per via della situazione dei debiti passati. Di questo mi dispiace perché prima di tutto ci tengo a continuare a giocare qui".

Qualche settimana fa lamentava le difficoltà economiche dell’Andrea Costa invocandone una stabilità economica. "Meriterebbe senza dubbio una stabilità per la grande passione che anche quest’anno si è fatta sentire, penso ad esempio ai derby, e sarebbe un peccato portare avanti una società con un tale pubblico in queste condizioni. Allora ho fatto delle dichiarazioni forti ma era giusto far sapere la situazione, altrimenti era troppo facile finire nel mirino delle critiche senza conoscere le difficoltà che ci sono nel prendere pochi stipendi. Però allo stesso tempo ci tengo a ribadire la mia volontà di continuare a giocare in questa piazza per quello che mi ha dato. Ho sentito tanto entusiasmo e fa piacere giocare con le sensazioni ed emozioni che trasmette questo pubblico".

Parliamo del campo: soddisfatto del risultato o il playin poteva dare qualcosa di più?

"Il playin avrebbe acceso un po’ di più la fiamma, ma a quel punto la squadra era poco concentrata per i vari problemi. In altri momenti abbiamo dimostrato di essere un bel gruppo, abbiamo fatto belle prestazioni e se guardo indietro mi restano impressi bei momenti. Mi ha fatto anche piacere vedere giovani come Vittorio Zedda o Lucio Martini dare un bel contributo ai loro primi campionati professionistici. Insomma, una stagione che mi ha dato soddisfazioni".

Pur se condita da alcune difficoltà fisiche di troppo…

"Personalmente sì. Sto vivendo un momento in cui dopo tanti anni di carriera mi porto dietro qualche dolore di operazioni passate, con cui devo convivere e ne soffro. Poi tra dicembre e gennaio sono stato male di salute e non ci si poteva fare nulla. Sì, a livello di infortuni è stato un po’ complicata ma resta una stagione positiva nella quale so di aver sempre dato tutto".

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