Andrea Costa e Virtus, nel mirino c’è la nuova B

Le due società, pur partendo da esperienze diverse, hanno obiettivi comuni: conquistare un posto nel prossimo campionato che sarà a trentasei squadre

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di Luca Monduzzi

Dare il massimo, e forse qualcosa di più, per centrare un posto nel prossimo, nuovo, torneo di serie B. L’obiettivo di questa stagione è chiaro sia per l’Andrea Costa che per la Virtus, che da domenica cominceranno a fare sul serio in un girone che anche quest’anno si conferma il più competitivo di tutta la cadetteria.

Ricordiamo che se terminare tra le prime quattro garantirebbe già spazio nella nuova serie B (che sarà a 36 squadre), gli altri posti disponibili se li giocheranno le otto squadre che chiuderanno dal quinto al dodicesimo posto di ogni girone, con un turno unico di playoff al meglio delle cinque gare (quinta contro dodicesima, sesta contro undicesima, settima contro decima, ottava contro nona) che porterà le vincenti in B e le perdenti nel torneo interregionale.

Ecco perché servirà da un lato guadagnarsi la miglior posizione possibile al termine della stagione regolare e dall’altro arrivare nella miglior forma fisica e mentale alle sfide da dentro o fuori che decideranno la stagione.

In questo senso i biancorossi partono un gradino sopra rispetto alla Virtus, vuoi per la maggior esperienza del proprio roster, oltre che la profondità su cui ha voluto puntare coach Grandi, anche se i gialloneri hanno alzato il proprio livello con il fresco innesto di Tommasini che garantisce esperienza e punti.

Scorrendo la lista delle protagoniste del girone C, inevitabile porre la coppia Real Sebastiani Rieti e Firenze (prossimo avversario dei biancorossi che non avranno a disposizione Marangoni) tra le protagoniste annunciate. I laziali riproveranno il salto in A2 ripartendo da coach Dell’Agnello e nomi di spessore come Spanghero, Piazza, Contento, Mastrangelo, Matrone mentre la neonata realtà fiorentina allenata da coach Gresta ha puntato sull’esperienza di Laganà, Bushati, Ndoja, Castelli e Venuto.

Impossibile non citare anche quest’anno Faenza tra le favorite per l’alta quota, con una squadra dalla forte fisicità che la stessa Andrea Costa ha testato nell’ultima amichevole.

Di assoluto valore sono anche le marchigiane Ancona, Fabriano e Jesi, cosa che già si temeva all’annuncio dei gironi: Ancona con Giombini, Ciribeni, Ambrosin e gli ex biancorossi Carnovali e Calabrese; le retrocessa Fabriano che punta su Stanic, Fall, Verri e Papa, Jesi che ritrova coach Ghizzinardi ed elementi come Marulli e Filippini.

Un gradino sotto si accende la lotta per le posizioni playoff con la sempre pronta San Miniato, la Fiorenzuola di Caverni, Magrini e dell’imolese Preti, con il trio Andrea Costa, Senigallia e Ozzano (che già si sono sfidate in Supercoppa) pronte a dire la loro.

Cercheranno di farsi strada in questa bagarre per agguantare gli ultimi posti utili anche la Virtus Imola in lotta assieme a Piacenza, Matelica ed Empoli, mentre i rinnovati e giovani Tigers Cervia partono decisamente sotto le altre squadre.