Casella: "Siamo in bolla, ma il nuoto brillerà"

Il tecnico dell’Imolanuoto: "Non possiamo muoverci dal villaggio olimpico né seguire le altre discipline, eppure l’esperienza è bellissima"

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di Luca Monduzzi

Non solo Ilaria Bianchi, Martina Carraro o Federico Poggio. Tra gli sportivi imolesi che vivranno l’emozione di Tokyo ci sarà anche Cesare Casella, l’allenatore dell’Imolanuoto che da diversi anni fa parte del gruppo dei tecnici federali al seguito azzurro, e che per la prima volta vivrà l’esperienza a cinque cerchi.

Si "E’ davvero emozionante – racconta Casella –. Sul momento non ti sembra diverso da Mondiali o Europei, ma quando entri al villaggio olimpico, al 15esimo piano di uno delle decine di edifici che hanno costruito per noi in pieno centro a Tokyo, circondato da un mare di grattacieli, allora realizzi che sei alle Olimpiadi".

Chi l’ha già vissuto cosa le aveva detto?

"Che è tutto unico ed è proprio così".

Anche lei ha un alloggio al villaggio?

"Sì, che divido con Antonio Satta, il tecnico di Alessandro Miressi".

Avete già visitato le strutture? "Siamo stati nell’impianto dove si gareggerà per fare una prima nuotatina ed è stupendo, con una tribuna pazzesca che purtroppo resterà vuota. I giapponesi sono molto bravi nell’organizzazione e si vede".

Il Covid condiziona?

"Che il Covid condizioni lo si avverte perché c’è tanta attenzione e i movimenti sono un po’ limitati".

Quindi non potete seguire altre discipline?

"Purtroppo no perché non è possibile uscire dalla bolla del proprio sport. All’interno del villaggio olimpico stiamo tutti insieme ma quando ci si reca negli impianti, solo gli addetti a quella specifica disciplina hanno il pass per accedere".

Quali sport avrebbe voluto seguire?

"L’atletica mi avrebbe affascinato".

Oltre ai nuotatori, qualle altro sportivo avete incrociato?

"Durante il collegiale abbiamo incrociato il saltatore Gianmarco Tamberi mentre si allenava nello stadio dell’università nella palazzina creata per l’Italia, in cui sono stati anche quelli dell’atletica e della scherma prima di noi. E poi abbiamo visto il tennista greco Stefanos Tsitsipas".

Sono pronti i suoi ragazzi?

Partiamo da Federico Poggio. "Con Federico abbiamo fatto un buon avvicinamento, pur con un po’ di infiammazione al ginocchio e all’avambraccio che però c’erano anche al Sette Colli. A Roma ha fatto una grande prestazione e l’obiettivo è mantenerla per riuscire a dare il massimo in gara".

Martina Carraro?

"Martina è stata molto brava nell’avvicinamento, precisa e sempre protesa a dare il massimo. La sua preparazione è stata focalizzata per l’Olimpiade avendo ottenuto la qualificazione già agli Assoluti primaverili ed è proseguita in maniera regolare e senza imprevisti".