De Sarlo: "Imolese, puntiamo in alto. Il valore del club è 2,5 milioni"

Il nuovo patron racconta la trattativa: "E’ stata brevissima, tutte le parti volevano chiudere. Prendiamo una società tenuta benissimo, sono le basi migliori per il nostro progetto di crescita"

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di Andrea Voria

Un progetto triennale, capeggiato di fatto da Aniello Martone, ma con una figura precisa alle spalle. Antonio De Sarlo, dopo l’antipasto delle prime dichiarazioni rilasciate a mezzo comunicato stampa, si è raccontato ieri al Carlino. Voce pacata ma autoritaria, intenti chiari e un approccio aziendalista: questo è quello che traspare dal tono e dalle parole del neopatron rossoblù, sicuramente nei modi molto diverso dal vulcanico e appassionatissimo Lorenzo Spagnoli.

De Sarlo, che cosa l’ha portata a Imola?

"Sono veramente felice dell’accordo che abbiamo trovato. Abbiamo scelto l’Imolese dopo una lunga ricerca. Volevamo entrare nel mondo del calcio, acquisendo un club con cui avviare un progetto. Abbiamo visionato ben tredici società, le quali avevano situazioni finanziarie e di gestione disastrose. L’Imolese invece era il club migliore, perché tutto era in regola e c’erano tutti gli ingredienti per porre le basi per il nostro progetto".

Che ruolo ha avuto Aniello Martone, che lei ha definito l’uomo della società?

"Fondamentale. Ho delegato lui in tutto e per tutto nella gestione del club, perché è giovane, vuole crescere, ha molta professionalità e ambizione e ha sempre dimostrato lealtà. È un po’ il nuovo Giuntoli del panorama calcistico italiano, motivo per cui sono sicuro che farà un grandissimo lavoro".

Samb, Rieti, Potenza, Avellino e tante altre. In svariate occasioni aveva provato ad acquisire un club professionistico. Perché?

"Ho una grande passione per il calcio, ambiente nel quale conosco moltissime persone. È vero, ho avuto tanti approcci e diversi rapporti con molte società, ma le mie erano prettamente funzioni di contorno. Questa a Imola è la mia prima vera esperienza da condurre in prima persona".

Quali sono state le formule della trattativa?

"Innanzitutto, è stata brevissima. In una settimana abbiamo chiuso l’accordo, perché c’era la stessa volontà da entrambe le parti. Ho acquisito il 100% delle quote dell’Imolese, per un valore della società che si aggira intorno ai due milioni e mezzo. Chiaramente, le cifre dell’acquisizione non sono esattamente le stesse, ma non sono riservate. Devo ringraziare l’avvocato Di Cintio per averla condotta in maniera magistrale, così come Fiorella Poggi e Lorenzo Spagnoli per aver portato questo club davvero a un grande livello".

Dove vuole arrivare la prima Imolese di De Sarlo?

"A questa domanda lascerò rispondere Martone, perché è lui ad aver chiaro il disegno societario. Siamo ambiziosi e abbiamo un progetto triennale per fare bene in questa piazza sotto tutti i punti di vista. Abbiamo in società anche molti elementi della precedente gestione, che conoscono benissimo Imola e l’Imolese. La speranza è che le cose possano andare per il meglio, anche come sintonia nell’ambiente lavorativo".