F1 Imola 2022, Bonaccini: "Il Gp vale 200 milioni di indotto"

Già superati i 105mila biglietti venduti, il governatore stima l’impatto sulla regione. Ma lievitano anche i costi di organizzazione

La presentazione del Gp in Regione

La presentazione del Gp in Regione

Imola, 15 aprile 2022 - "L’auspicio, anzi la certezza, è di vedere un week-end straordinario con tanto entusiasmo. Quello che si viveva tanti anni fa a Imola. E che sono convinto rivivremo la prossima settimana. Ci sono tutti gli ingredienti per far sì che sia un evento straordinario". L’imolese Stefano Domenicali, amministratore delegato di Liberty Media e dunque capo della Formula 1, saluta così l’ormai imminente ritorno del Circus iridato nella sua città.

Dopo due gare a porte chiuse (novembre 2020 e aprile 2021), dal prossimo venerdì a domenica 24 il pubblico tornerà sulle tribune dell’Enzo e Dino Ferrari a distanza di 16 anni dall’ultimo Gran premio di San Marino vinto da Michael Schumacher. L’attesa è tanta. Dopo che a metà settimana è stato compiuto il giro di boa delle 100mila presenze nell’arco dei tre giorni (una sorta di obiettivo minimo), ieri l’asticella si è alzata fino a quota 105mila.

La capienza massima dell’Autodromo, ridotta rispetto al passato anche per l’inagibilità della tribuna ecologica della Tosa, oggi è fissata attorno a quota 80mila per ciascun giorno di evento.

Il tutto esaurito per la gara di domenica è a portata di mano (ancora in vendita i biglietti circolari e quelli per le tribune centrali), mentre tra gli addetti ai lavori si ragiona sulle base delle 130/140mila presenze nell’intero week-end. "Speriamo non ci sia un solo spettatore in meno di quanti ne possano entrare e saranno ben oltre 100mila", afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. "I conti li faremo alla fine, ma i successi della Ferrari senz’altro porteranno ancora più pubblico", aggiunge il governatore, che stima addirittura in "oltre 200milioni di euro" l’indotto della manifestazione per il territorio emiliano-romagnolo.

Sempre a proposito di numeri, da registrare come i costi dell’evento siano lievitati rispetto a quanto preventivato all’inizio. Si era infatti parlato di 20 milioni divisi tra ministero dell’Economia e delle Finanze (5), quello degli Affari Esteri (7), Regione (5), Con.Ami (2) e Aci (1). La cifra per gli enti locali è confermata. Ma quella a carico dell’Automobile club Italia, che potrà però rientrare dall’investimento attraverso l’incasso della vendita dei biglietti, sembra cresciuta in maniera esponenziale. Secondo quanto è stato possibile ricostruire fin qui, non a causa dell’inserimento della Sprint race al sabato ( una tantum e a costo zero), bensì per un ritocco della tassa da corrispondere ai promotori dell’evento (anche se su questo le versioni sono contrastanti) e soprattutto per maggiori oneri organizzativi.

"Il Gran premio di Imola è costato 27, 28, 29 milioni... – calcola il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, nella conferenza stampa di presentazione dell’evento –. E questo dovrebbe l’ordine di grandezza anche delle entrate. Ci auguriamo che da qui al giorno della gara riusciremo a vendere quel poco che è rimasto da vendere, per avere un risultato ancora più rotondo". Prova invece a godersi il clima di rinnovato ottimismo il sindaco, Marco Panieri. "Dopo due anni, questo Gran premio è quello del rilancio e della speranza – assicura il primo cittadino –. La struttura si è fatta trovare pronta, la città si sta preparando al meglio. È una grandissima opportunità. Il pubblico sarà molto numeroso, però si entra solo in sicurezza".