Fontana il faro: 9. Angeli, un diamante da 8

Decisivo il ruolo del tecnico nel caos societario. Cerretti 7 per il gol della salvezza, 7.5 a Romano e D’Alena. Bocciati De Sarlo e Matarese

Migration

A meno di 48 ore dal gol di Cerretti, uno di quelli destinati a fare storia a Imola quasi come quello di Bobo Del Monte al Mancini di Fano nella stagione 198990, l’Imolese deve ancora smaltire la sbornia di felicità dovuta alla conquista della salvezza. L’obiettivo dichiarato di inizio stagione pareva a un certo punto irraggiungibile e invece, grazie a un ottimo finale, al gol da due punti dell’avvocato Vizzino e, forse soprattutto, alla forza di un gruppo che non ha mai smesso di crederci, la terza salvezza di fila ai playout è cosa fatta. Tempo di bilanci e primi voti in casa rossoblù, dunque.

Rossi 7. E’ sempre una sicurezza e la salvezza è il giusto schiaffo a chi, nei suoi confronti, aveva riversato parole di ogni genere dopo il gol subito da Gagno. Santopadre 6,5. Ha alternato giornate da autentico prodigio, su tutti gli 0-0 imposti a Cesena e Carrarese, a errori madornali. Angeletti 6. Deve crescere.

Angeli 8. E’ il diamante più grezzo dei rossoblù. Con 7 gol è il capocannoniere della squadra: c’è da attendersi qualche chiamata dalle parti del Bacchilega.

Cerretti 7. Non ha vissuto una stagione esaltante, ma il primo gol fra i professionisti è un qualcosa che rimarrà nella storia.

Rinaldi e Vona 6.5. I due centrali strappano un bel voto grazie al finale in crescendo, nonostante le troppe amnesie fra fine 2021 e inizio 2022.

Liviero 7,5. E’ sempre stato una garanzia. Leader emotivo e tecnico, si è sempre preso per primo la responsabilità, in particolare dal dischetto.

Lia 6,5, La Vardera 6 e Milani 6. Completano il pacchetto arretrato: buon contributo.

Romano 7,5. Il suo cambio di ruolo ha cambiato la stagione dell’Imolese.

D’Alena 7,5. Finalmente in campo con continuità e sempre l’ultimo ad arrendersi.

Alessandro Lombardi e Benedetti 7. I migliori fino a ottobre come rendimento assoluto, poi in calo progressivo, nonostante qualche lampo, nella fase successiva.

Santoro e Palma 5. Non possono andare oltre visto lo scarso impiego dovuto alle prestazioni ampiamente insufficienti.

Boscolo Chio 6,5. Negli ultimi due mesi, è cresciuto più di ogni altro, fino alla super partita di domenica.

Padovan e Belloni 6,5. Una stagione da 4 gol a testa, pur con tutte le attenuanti del caso.

Luca Lombardi 6. Giocatore discontinuo quanto fondamentale con quel gol con il Teramo.

De Sarlo, Matarese e De Feo 5. Per motivi diversi non si sono mai imposti.

Non bisogna poi dimenticare il contributo di chi non c’è più da gennaio, perché se l’Imolese è salva una fetta del merito va anche a Melgrati (6,5), Turchetta (7) e Torrasi (6,5).

All. Fontana 9. Il voto più alto va all’autentico trascinatore del gruppo. Fontana merita la palma di uomo copertina della stagione, perché questa salvezza porta incise le sue iniziali. È stato lui il condottiero di inizio anno, quello che ha dato un gioco a tratti superiore a quello di Dionisi, quello che ha provato, sbagliato, perso la bussola tattica in qualche momento (leggasi partite con la difesa a 5), ma mai quella umana. Se il gruppo, nonostante società e dirigenza assenti (voto 4 alla gestione di quest’anno), non ha mai smesso di crederci, il merito è quasi tutto suo.

Andrea Voria