Il Tar striglia Formula Imola. "Consegni le carte richieste"

Accolto il ricorso del civico Andrea Zucchini: «È un suo diritto»

Il civico Andrea Zucchini

Il civico Andrea Zucchini

Imola, 22 gennaio 2016 - Il Tar dà ragione ad Andrea Zucchini: Formula Imola, la società che gestisce l’autodromo, deve dargli – in quanto consigliere comunale – tutti i documenti richiesti. A cominciare da quelli, contestatissimi, relativi a un recente acquisto di orologi per 60mila euro, dai quali è scaturito il ricorso avanzato dal civico, che da tempo chiede maggiore trasparenza alla Spa. Formula Imola, assieme a Con.Ami e al Comune (che si sono costituite in giudizio), è stata anche condannata al pagamento delle spese di lite. Oltre duemila euro che usciranno dalle casse pubbliche. È tutto scritto nella sentenza emessa dai giudici amministrativi e resa nota dallo stesso Zucchini, capogruppo di Insieme si vince, difeso dall’avvocato Paolo Accarino. Si tratta di un verdetto destinato a cambiare i rapporti tra Formula Imola, ormai quasi interamente pubblica visto che è partecipata all’85% da Con.Ami (di cui il Comune possiede la maggioranza), e i consiglieri comunali.

Secondo il Tar, «non può condividersi» l’assunto della Spa, che ha motivato la decisione di non fornire le fatture degli orologi e gli altri documenti in quanto «soggetto che presenta una dimensione operativa di mera natura imprenditoriale e, come tale, operante in regime di concorrenza nel libero mercato». In sostanza, ricordano nella sentenza i giudici amministrativi, «si tratta di una società a prevalente capitale pubblico, il che significa che le attività che compie sono a carico della finanza pubblica». E anche le sue scelte imprenditoriali in relazione alla gestione dell’autodromo «devono ritenersi direttamente riconducibili soprattutto al Comune», proprietario dell’impianto.

«A questo punto il sindaco Daniele Manca non dovrà fare altro che chiedere le immediate dimissioni di Uberto Selvatico Estense (presidente di Formula Imola, ndr) che ha dimostrato tutta la sua non capacità gestionale – attacca il civico –. Questa vittoria è una brutta pagina per il Comune. Continuo a non capire per quali oscuri motivi questa società abbia interesse a non rendere pubblico il proprio operato». La replica dell’amministrazione è affidata al direttore di Con.Ami, Augusto Machirelli: «Prendiamo atto della sentenza. Nell’interesse della società, siamo abituati a confrontarci con il mercato e a operare in regime di concorrenza, tuttavia ci rendiamo disponibili a consegnare il materiale richiesto e valuteremo come adeguare in tempi rapidi i processi organizzativi interni e le policy di Formula Imola».