Galassi: "Nel derby serve la spinta dei tifosi"

Luca, uno dei giovani Virtus, gioca d’anticipo. "Come dice un saggio vincerà chi commetterà meno errori. La perfezione non esiste"

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di Antonio Montefusco

Uno dei punti fermi della Virtus Imola è il play-guardia Luca Galassi. Un giocatore che in questo avvio di stagione si sta togliendo belle soddisfazioni, sono 145 i punti segnati in 289 minuti in cui è rimasto sul parquet. Galassi ha ottime percentuali tira con il 53 per cento da due (2853), il 42 dall’arco (2752) e il 74 dalla lunetta (2337). Numeri che stanno aiutando la Virtus Imola in questo avvio nel quale sono arrivate 5 vittorie. Potevano essere sei se i gialloneri avessero vinto domenica ad Ancona dove i due punti sono sfumati a qualche secondo dalla fine.

"Non vorrei soffermarmi più di tanto – dice Galassi – su come è andata ad Ancona dove abbiamo buttato via un’occasione. E’ stato sbagliato l’atteggiamento nei primi due quarti, dopo siamo stati bravi a riprenderla, ma questo è un altro discorso. Come dice Regazzi la macchina del tempo non esiste, guardiamo avanti".

Galassi sta facendo ottime cose, i numeri dicono questo e i margini di miglioramento sono dietro l’angolo: "Finora ho fatto bene, ma non posso mentire, non me l’aspettavo nemmeno io di avere un impatto cosi significativo. Cerco di godermi il momento, sapendo che potrebbero arrivare periodi bui. Quello che sto raccogliendo è frutto degli anni passati, contiamo a fare ciò che ci mi dicono coach Regazzi, Andrea Zotti e Mauro Zappi. Mi ripetono sempre che devo migliorare a livello tecnico e umano, ma anche dal punto di vista della leadership, dei ritmi e della gestione delle partite".

La Virtus è una delle più belle sorprese della serie B, alla vigilia bollata come squadra non adeguata alla categoria. Pronostici fin qui sbagliata, il campo è il giudice supremo.

"Siamo una squadra giovane, ma fin da primi allenamenti abbiamo percepito come ci fosse entusiasmo e buoni mezzi. C’è la percezione di essere un buon gruppo di ragazzi che vogliono giocare a basket assieme e ci proviamo sempre. Nel bene e nel male non abbiamo paura di niente e di nessuno. Ho molta fiducia in questa Virtus che non deve mai commettere l’errore accontentarsi o cullarsi sui risultati ottenuti".

I gialloneri sono davanti ai cugini: "Non mi aspettavo questa gerarchia, ma mancano ancora tante partite da giocare. Ognuno di noi deve continuare il suo percorso di crescita, deve farlo da gioca di più a chi lo fa meno. Solo a fine anno tireremo le somme".

Domenica il derby, la madre di tutte le partite per chi segue il basket imolese, per chi soffre e gioisce sui gradoni del PalaRuggi: "Sarà una partita tosta dal punto di vista fisico e mentale, sono quelle gare che qualsiasi giocare sogna di disputare. E’ diversa dalle altre, non perdiamo il focus all’interno della stagione vale sempre due punti. E’ la più sentita dai nostri tifosi, non dobbiamo farci influenzare da questo. Dovremo mettere in pratica il piano partita e sapere dove colpire per mettere in difficoltà gli avversari . Come dice un saggio nella pallacanestro vince chi fa meno errori, la partita perfetta non esiste".