"Guarderò le gare che mi scaldano il cuore"

Scozzoli: "Non mi toglierò il sonno per collegarmi con le Olimpiadi. Seguirò la Carraro perché siamo fidanzati e spero vada in finale"

Migration

di Luca Monduzzi

Le Olimpiadi di Tokyo da vivere assieme alla fidanzata Martina Carraro. Un sogno che Fabio Scozzoli non ha potuto coronare, dopo una stagione costellata da acciacchi fisici, soprattutto ai gomiti, e che lo vedrà nei prossimi giorni fare il tifo da casa per la sua Martina, come per il compagno all’Imolanuoto Federico Poggio, ma anche continuare ad allenarsi per tornare al top e di nuovo competitivo in vasca, come gli assoluti estivi a Roma e la tappa italiana della Isl a Napoli i prossimi impegni.

Scozzoli, deluso per non essere a Tokyo?

"No, non sono deluso. Me lo aspettavo perché da tempo dissi che era quasi impossibile qualificarmi dopo una stagione come questa. I miei tempi migliori sono stati costruiti con lavoro, allenamento, continuità e pochi problemi alle spalle e quest’anno è accaduto tutto il contrario, per cui non potevo andare al Sette Colli e pensare di nuotare più veloce di quanto già sapevo".

Si aspettava una considerazione diversa per l’esperienza o per l’essere capitano azzurro? "Assolutamente no. Nel nuoto se c’è una cosa che non si discute è il cronometro e se c’è chi se lo è meritato è giusto così. Sono molto contento per Federico Poggio perché è il suo momento, ha lavorato bene tutto l’anno e nel momento giusto ha fatto quello che serviva. L’unica cosa che mi scoccia è non essere là con Martina ma sinceramente non soffro nel vedere altri gareggiare nei 100 rana".

Lo stesso Poggio l’ha definito importante per la sua crescita: si sente orgoglioso?

"Sì, ma io ho aiutato lui come lui ha aiutato me perché allenarsi con atleti di un certo livello aiuta. Ha un talento di nuotata incredibile ma come partenza, virate e fase subacquea a suo tempo era indietro: è stato bravo Cesare Casella con lui, io ho cercato di dare un consiglio giusto quando serviva".

Senza nulla togliere a Poggio, immaginiamo che seguirà le Olimpiadi soprattutto per Martina Carraro. Pronto a fare le ore piccole?

"Sono in un periodo in cui tra allenamenti, studio e altre cose non credo mi toglierò il sonno se non per quelle gare che mi interessano davvero, ossia i 100 rana donne e uomini, oltre a qualche altra finale interessante".

Un pronostico per Martina?

"I 100 rana sono una gara dove a parte Adam Peaty al maschile e Lilly King al femminile, c’è un livello medio alto molto simile. Credo che l’obiettivo minimo di Martina sia andare in finale; lì puoi giocarti le tue carte e rischiare di arrivare a podio come ottavo. Io l’ho vista lavorare molto bene, so come affronta queste gare ed esprimerà quello che vale. So che si sta allenando bene anche a Tokyo e sono fiducioso".

Tornando a lei, la mancata Olimpiade non ha cancellato la voglia di proseguire.

"La mia voglia è semplicemente quella di esprimermi al meglio perché posso ancora andare forte ma ci vuole la salute fisica. Questo è il punto di partenza e ora sto cercando di ritrovare integrità fisica. Nel mio futuro prossimo mi vedo ancora atleta, però sono il primo a volerlo fare se saprò esprimermi al meglio: non riuscirci mi fa soffrire tanto, più che un’Olimpiade mancata".