"Idee e fantasia: rinascita rossoblù"

Il patron dell’Imolese a ruota libera: "Salvi perché abbiamo ragazzi fantastici. Penso all’assurdità di tornare in campo dopo quattro mesi"

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E’ un Lorenzo Spagnoli raggiante quello che si presenta nella conferenza virtuale a fine partita: il presidente, abbastanza afono viste le grida lanciate nel secondo tempo, esordisce con una battuta.

"I ragazzi dovevano superarsi per portare a casa questa salvezza, ho cercato di dare il mio contributo anche da lontano perché stavano soffrendo e c’era bisogno dell’aiuto di tutti. Sono contento per loro perché siamo riusciti a superare questa gara. Questo è il quarto anno di play: tre playoff e un playout. Vorrei non giocarli mai più perché sono partite pazzesche, quasi uniche. Oggi è stato il sunto di una stagione intera, dopo la pandemia. Ci siamo complicati la vita dopo mezz’ora e abbiamo annullato di fatto il vantaggio, ma devo fare i complimenti ai ragazzi per essere riusciti a raggiungere l’obiettivo".

Il presidente poi si concentra sul discorso playout e sul post pandemia, con l’Imolese da sempre in prima linea contro la ripresa del calcio in serie C.

"Dopo quattro mesi non è stato giusto giocare questa partita, senza preparazione, con una quindicina di allenamenti. Noi siamo salvi, ma dall’altra parte c’è una squadra che è retrocessa, così come altre negli altri gironi. Io avrei portato qui nel quotidiano i signori che hanno deciso di farci giocare, in serie C, queste due partite. La soddisfazione della salvezza non mi fa dimenticare le interviste dei rappresentanti dell’associazione calciatori, dei vertici che hanno continuato a parlare dei presidenti. Questa Lega va avanti grazie a sessanta mecenati che ogni anno investono milioni di euro e si occupano del sociale facendo giocare a calcio i ragazzi. Ci vogliono trattare da professionisti solo quando fa comodo, mentre durante l’anno siamo sempre ignorati".

La prossima stagione vedrà l’Imolese di nuovo ai nastri di partenza della serie C. "Ci saremo, con tante difficoltà, con tante idee, tanta fantasia e tanta passione. Dobbiamo essere tutti bravi a preparare nei minimi dettagli tutta la stagione, cercare di iniziare da zero un nuovo progetto a marchio Imolese calcio. Oggi è il giorno zero del nuovo progetto, anche se dai vertici del calcio non mi aspetto riforme, anzi mi aspetto solo incertezze e impossibilità di programmare bene la prossima stagione".

Il presidente, poi, chiude parlando dell’approccio avuto dai ragazzi e dell’episodio del rigore.

"Siamo in serie C e penso sia difficile giocare una partita sapendo di avere un vantaggio, perché non siamo abituati. Siamo partiti troppo passivi, anche se il rigore ha cambiato l’inerzia. Rossi l’ha parato e a livello nervoso siamo riusciti a compensare le difficoltà, sapendo che c’era una categoria da difendere. Credo però che buona parte di questa salvezza sia dovuta alla grande identità che si è venuta a creare in questi anni al Bacchilega, un forte senso di appartenenza ben cementato anche da figure come Zocchi, Montanari e lo stesso Cevoli. Sono stati bravissimi a rimanere vicino alla squadra, con il tecnico che da persona intelligente ha subito toccato il cuore dei ragazzi".

Parlando di episodi, invece, esordisce Roberto Cevoli.

"Gli episodi possono essere fondamentali in queste partite, anche all’andata abbiamo segnato al primo tiro e su deviazione, oggi c’è stato il rigore. Siamo stati bravi e fortunati, perché comunque Rossi si era superato anche a inizio gara su Rocco. Ci tengo fortemente a ringraziare i ragazzi, perché in questi venti giorni mi hanno dato tanto: attenzione, concentrazione e sacrificio, ingredienti fondamentali per questa salvezza".