Il Giro dei Tre Monti dà forfait Cavini: "Decisione molto sofferta"

Il presidente della Sacmi Avis ha preferito annullare la corsa del 15 novembre in accordo con le autorità locali

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Semaforo rosso per la 52esima edizione del Giro dei Tre Monti. Lo storico evento podistico, programmato per il 15 novembre, alza bandiera bianca davanti alla crescente curva del flusso pandemico e alle disposizioni contenute nel recente Dpcm. "Fino all’ultimo abbiamo sperato di poter organizzare la manifestazione nel pieno rispetto dei protocolli dettati dalla Fidal – commenta Massimo Cavini, presidente dell’Atletica Sacmi Avis che cura da tempo le logistiche di un appuntamento di fama nazionale -. Tuttavia, a seguito dell’attuale situazione epidemiologica e dei limitativi dettami contenuti nel decreto, dopo esserci confrontati con le autorità locali, riteniamo che non sia opportuno dar luogo a una kermesse che andrebbe in senso contrario alla ratio delle normative vigenti". Decisione prevedibile e inevitabile, soprattutto alla luce dell’alta affluenza di atleti caratterizzante da sempre l’entry list della gara, che finisce dritta nel lungo elenco dei rinvii forzati causa Covid. Vani, quindi, i tentativi dell’ultima ora di riservare la competizione agli agonisti riducendo sensibilmente il numero dei partecipanti.

"Questa società considera l’annullamento della 52esima edizione del Giro dei Tre Monti come un atto di responsabilità e rispetto dovuto a tutti coloro che, in questo momento, soffrono e sopportano rinunce ben più severe – conclude il presidente -. L’appuntamento è rinviato al prossimo anno". Un’altra tegola che si abbatte sulla testa dello sport imolese riflettendosi, giocoforza, sull’intero scenario economico locale.

Mattia Grandi