Il Moto Club sogna il ritorno all’Autodromo

Il consigliere De Magistris: "Sarebbe bellissimo riavere una sede dentro al Ferrari per organizzare eventi"

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Il Moto Club Imola, nato nei primi mesi del 2002 da una costola dello storico Moto Club Santerno, ha una genesi strettamente legata all’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Furono, infatti, la volontà dell’ex presidente della società di gestione del circuito romagnolo Sagis, Carlo Mantellini, e la contestuale fuoriuscita dal noto sodalizio cittadino di bikers del vicepresidente Giancarlo Salvi a innescare la scintilla creativa del primo moto club interno al Ferrari. "In poco tempo raccogliemmo 270 iscritti – ricorda Salvi –, e la sinergia con i vertici dirigenziali dell’autodromo sfociò nell’organizzazione di una serie di iniziative motociclistiche". Dalla celebrazione del 20° anniversario della morte del pilota Guido Paci ai corsi di guida sicura per i giovani nel paddock del circuito. Per non parlare della partecipazione fissa a una trasmissione televisiva in onda dalla struttura dell’impianto fino al celebre round iridato di Superbike nel 2002. "Una serie di battaglie intestine alla società di gestione, con tanto di risvolti legali, portò al cambio di presidenza e all’allontanamento del Moto Club Imola che oggi ha sede nel centro sociale Campanella – continua -. Un peccato perché senza il supporto delle logistiche e degli spazi del circuito è più complesso programmare certi appuntamenti". Tutto questo, però, non ha rallentato l’operatività di una realtà impegnata su più fronti. In primis la formazione di un nutrito gruppo di commissari abilitati al servizio per le competizioni motociclistiche attraverso specifici corsi per ufficiali di percorso di velocità e cross con istruttori federali. Non solo. Elaborazione pratiche di iscrizione per moto con almeno 20 anni al Registro Storico della FMI, con conseguenti agevolazioni su bollo e assicurazione, tessere sport e licenze agonistiche per piloti, gite in moto e manifestazioni. Senza dimenticare che molti iscritti al Moto Club Imola sono anche in possesso di licenza Aci per gare auto e supportano le fila del Marshal’s Team in occasione degli appuntamenti a quattro ruote motorizzate come la Formula Uno. "L’emergenza sanitaria in corso ha limitato la nostra programmazione. Siamo riusciti a malapena a fare la nostra cena sociale – racconta il consigliere Giacomo De Magistris –. Il nostro sogno sarebbe quello di tornare con la sede dentro al Ferrari per poter riprendere una programmazione di corsi di guida sicura per i giovani, gestire prove moto e organizzare raduni ed appuntamenti con altri moto club italiani".

Mattia Grandi