"Imolanuoto, continua l’abbonamento olimpico"

Il presidente Piancastelli guarda avanti dopo le belle prove ai campionati italiani "Dalla Bianchi e Scozzoli alla Carraro, sono tredici anni di fila ai Giochi"

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di Luca Monduzzi

Ilaria Bianchi nel 2008, Fabio Scozzoli nel 2012, Alessia Polieri e Carlotta Zofkova nel 2016 e nel 2021 Martina Carraro. Quattro edizioni consecutive delle Olimpiadi in cui l’Imolanuoto porterà un suo rappresentante, a confermare quanto la società imolese sia ormai una realtà consolidata del nuoto italiano. "Quando andò via il nostro tecnico Tamas Gyertyanffy le soluzioni erano due: trovare un altro tecnico o creare un sistema di figure dirigenziali e collaboratori attorno a Cesare Casella – spiega il presidente Mirco Piancastelli –. La seconda strada era la più difficile, però ora a Imola questo sistema c’è e funziona perché non si parla dell’exploit di un campione ma di avere sempre un atleta olimpionico e soprattutto averne già adesso altri che possono puntarci in futuro. C’è un sistema virtuoso che porta a Imola l’eccellenza del nuoto, nello specifico nella rana, ma allo stesso tempo fa crescere i nostri giovani".

Agli ultimi campionati italiani c’erano sempre almeno tre atleti imolesi nelle finali, maschili e femminili, a rana...

"Ci fosse stato anche Fabio Scozzoli avremo avuto al maschile la metà dei finalisti tutti nostri. La rana parla imolese".

A proposito di Scozzoli, ce la farà per Tokyo?

"Pensavo che la sua stagione fosse pregiudicata, poi ho capito che Cesare Butini potrebbe portare due ranisti. Sono diventato decisamente ottimista dopo Riccione, per questo dico che potrebbe farcela".

Polieri e Zofkova, invece?

"Carlotta Zofkova non ha nuotato bene a Riccione, ma se imbroccasse la sua gara a dorso, il pass è alla sua portata. Alessia Polieri è più distante, anche se ci ha abituato a tutto".

Una curiosità: come mai nei documenti ufficiali Martina Carraro è ancora tesserata per l’Azzurra?

"È solo una formalità. Quando un atleta si tessera per un gruppo militare (la Carraro è con le Fiamme Azzurre), come Martina ha fatto quando era ancora con l’Azzurra, per tre o quattro anni si blocca il passaggio a un’altra società civile e resta scritta la vecchia società. Ma si può cambiare, difatti lei vive a Imola, si allena qui e nuota per noi".

Anche lei quindi avrà il suo cartellone olimpico in piscina, accanto a quelli di Scozzoli, Polieri e Zofkova?

"Certamente. E ne aggiungerò uno anche per la partecipazione di Ilaria Bianchi a Pechino 2008".

Da ultimo, giusto ricordare le difficoltà...

"Non ho mai fatto così tanta fatica come negli ultimi due anni nel dover dire a dei nostri ragazzi di non allenarsi; soprattutto i bambini che da tanti mesi non nuotano. Questo successo di Martina lo dedico ai giovani imolesi che non si sono allenati al meglio, per dire loro che a Imola se uno fa nuoto può raggiungere i propri sogni. A breve dovremo rientrare in vasca tutti".