Imolese, il Cesena dopo ogni esonero

Tutte le strade portano… a Cesena: dopo Atzori e Catalano, anche Mezzetti affronterà i bianconeri alla "prima" sulla panchina dell’Imolese. Casualità o puro destino, rimane il fatto che il cavalluccio, nei due precedenti, ha dato solo dolori ai rossoblù, con una sconfitta per parte tra Galli e Manuzzi. Per ordine di tempo, il primo a cadere nella trappola bianconera è stato Gianluca Atzori, arrivato a Imola, dopo la deludente gestione Coppitelli (2 punti nelle prime 6), saltato dopo un 1-3 casalingo contro la Virtus Verona, e preceduto da una cocente sconfitta a Ravenna, che lo aveva già fatto finire sulla graticola. L’esordio del tecnico laziale fu sufficiente, ma non abbastanza per uscire dal Manuzzi con dei punti: ai bianconeri bastò un gol di Butic, al quarto d’ora. Servì poi un’altra sconfitta, in casa col Fano, per scuotere i rossoblù che, dopo un avvio complicato, riuscirono ad allontanarsi dalle ultime posizioni: questo anche per merito di Atzori, che costruì un Imolese solida, carente davanti, ma solida ed ermetica dietro. Sempre nella scorsa stagione, il Cesena recitò anche la parte dell’ultimo avversario affrontato al Galli da Atzori, nella penultima prima dello stop causa Covid, che fu esonerato prima del playout contro l’Arzignano: anche in quel caso furono i bianconeri a festeggiare, calando il poker su un’Imolese rimaneggiata. Con Cevoli alla guida arrivò prima la salvezza, nel doppio confronto con i veneti, poi un inizio di stagione a due facce. Vedi Ravenna e…vieni esonerato: dopo il 3-2 subito al Benelli, l’Imolese saluta Cevoli, lasciando la panchina a Catalano. Ad attendere il tecnico pugliese all’esordio, sempre la formazione di Viali: ma, anche questa volta, pur cambiando gli interpreti in panchina, il risultato non varia. Nonostante l’1-2 finale, Catalano sembra aver lasciato la scossa, che effettivamente qualche settimana dopo arriva, ma sarà fin troppo breve. Ora, la penna passa in mano a Lorenzo Mezzetti, per cercare di scrivere una storia diversa rispetto a quelle già viste.

Giovanni Poggi