GIOVANNI POGGI
Sport

Imolese retrocessa in D, ma c’è il ricorso bis

Da Roma sono arrivati quattro nuovi punti di penalizzazione che al momento condannano la società a non disputare nemmeno i playout

Imolese retrocessa in D, ma c’è il ricorso bis

Imolese retrocessa in D, ma c’è il ricorso bis

di Giovanni Poggi

Imolese in serie D. Questo il verdetto non del campo, ma del Tribunale Nazionale Federale che ieri ha penalizzato di quattro punti il club rossoblù, che sommati ai cinque di distacco in classifica dalla Vis Pesaro al termine della stagione regolare diventano in tutto nove: da regolamento non abbastanza per potere disputare i playout.

La società ha prontamente annunciato che farà ricorso, chiedendo subito il blocco dei playout, come annunciato in una nota: "Alla notifica della pena afflittiva di quattro punti di penalizzazione da parte del TFN, la società Imolese Calcio 1919 comunica che si è già attivata per produrre reclamo in via immediata, chiedendo la sospensione della sanzione irrogata ed il blocco dei play-out nell’ottica ultima di non vedere leso il proprio diritto di difesa".

Sono due quindi i ricorsi pendenti ora per la società rossoblù, con il primo che verrà discusso il 15 maggio, dopo la richiesta della Procura Federale, e quello avviato con la richiesta di ieri, che sarà allestito molto probabilmente nelle ore successive. Dopo la sentenza del Tribunale Federale è intervenuto anche l’amministratore delegato rossoblù Giuseppe Deni, in una conferenza stampa lampo pubblicata sulla pagina Facebook dell’Akragas, società di cui è proprietario.

"A Imola ci ho messo sempre l’anima e sono sempre stato vicino alla squadra e alla città, ho fatto una campagna acquisti importante, ho fatto le mie scelte e sono andato avanti con i miei collaboratori. I risultati sono stati altalenanti, ma mai abbiamo mancato di rispetto all’Imolese, onorando tutti i debiti, per questo ritengo di fare chiarezza – commenta Deni, deciso ad arrivare in fondo a questa situazione, certo che si risolverà al meglio, ovvero portando Mauro Antonioli e i suoi a giocarsi sul campo la salvezza nel doppio spareggio con la Vis Pesaro –. Noi abbiamo pagato tutto, fino all’ultima lira (euro). Se l’Imolese deve retrocedere, dovrà farlo sul campo, ma non per fatti che ritengo strumentali, e non voglio andare oltre. Il sottoscritto non ha abbandonato la nave e non la abbandonerà".

La stagione e il futuro dell’Imolese restano ancora in bilico, all’interno di un mese che si preannuncia infuocato, tra ricorsi e penalizzazioni.

A farne le spese per l’ennesima volta in primis i tifosi rossoblù, stanchi, arrabbiati, rassegnati, dopo avere vissuto quella che a prescindere resterà una delle pagine più brutte e tristi dell’ultracentenaria storia di questo club.

Ieri i commenti sui social, subito dopo avere appreso la notizia della (attuale) retrocessione, sono stati diversi e per la maggiore parte a senso unico: "Da Siracusa a Imola, diciamo che è sempre la stessa storia. Gli unici che pagano sono i veri tifosi che vanno allo stadio".

E ancora: "Un disastro meglio non commentare", "Quindi ci sarà il derby con il Forlì?", ma c’è anche chi guarda avanti con speranza e voglia di vincere: "Forza Imolese non arrendersi mai!".