Imolese, un record da dimenticare: cinque mesi senza gol su azione

L’ultimo sigillo rossoblù firmato da Boscolo Chio. Il tecnico Antonioli. cerca nuove soluzioni

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Dal gol di Boscolo Chio su assist di Liviero, valido per il momentaneo vantaggio 1-0 contro la Pistoiese nella gara d’andata dell’ultimo playout, sono passati 144 giorni. Il 7 maggio è una data significativa al Bacchilega: risale a quel giorno l’ultimo gol su azione dell’Imolese. Dopo ne sono arrivati altri tre, ma tutti da calcio piazzato: la rete-salvezza di Cerretti su corner di Romano, nella sfida di ritorno, e i due penalty trasformati da Stijepovic alla prima e alla seconda giornata, unici acuti della band rossoblù. E domenica, a Chiavari contro l’Entella, i giorni senza gol su azione diventeranno 148: un record di cui non andare fieri. Una carenza offensiva che, dopo la sconfitta di sabato in casa contro il Fiorenzuola, è arrivata a toccare i 593 minuti: un problema non da poco per l’Imolese che, oltre ad essere a secco da tre turni (ultimo sigillo, il rigore di Stijepovic a Lucca), fatica a rendersi pericolosa. Segnare poco è stato il leitmotiv delle ultime tre stagioni, ma non segnare quasi mai può diventare pericoloso ai fini della classifica, soprattutto se l’obiettivo è la salvezza. E dire che fin qui, a parte il Siena (oggi la difesa più ermetica del girone con un solo gol subito in 5 partite), le avversarie affrontate dalla truppa di Antonioli sono squadre che di media hanno subito più o meno un gol a partita, mentre contro l’Imolese, eccetto i due penalty, non hanno mai rischiato di capitolare. Nemmeno la Torres, costretta per un’ora a giocare con un uomo in meno contro Rossi e compagni. Segnali preoccupanti nonostante l’Imolese per rapporto reti fatte e subite (2 gol segnati e 9 incassati fin ora) sia in buona compagnia. Con Olbia, Recanatese, Alessandria e Montevarchi, i rossoblù, oltre a condividere i bassifondi, sono legati da una retroguardia tutt’altro che granitica e da un attacco asfittico. Spetterà ad Antonioli decidere a chi affidare le chiavi dell’attacco, per poter sfatare il tabù del gol. E non sarà una scelta facile, visto che gli attaccanti, eccetto Stijepovic che ha già superato il record di gol realizzati la passata stagione (uno, con la maglia Pistoiese) e Pagliuca (l’anno scorso in Primavera), nell’ultima stagione tra i professionisti, hanno collezionato in tutto solo due reti.

Giovanni Poggi