Kechoun e Poletti sono d’argento

In Germania, nella Sparkassen Cup, brillano i giovani imolesi: bene anche Botteghi, Scaramuzzi e Zaccarini

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Due giovani lottatori dell’Usil (Unione Sportiva Imolese Lotta) e quattro delle Fiamme Oro imolesi, accompagnatidagli allenatori Saverio Scaramuzzi e Andrea Minguzzi, hanno preso parte al torneo di lotta Sparkassen Cup, in Germania, fra centinaia di altri colleghi.

Dalla città in riva al Santerno sono partiti per l’Usil, Mattia Zaccarini e Leonardo Scaramuzzi mentre per le Fiamme Oro del campione olimpionico a Pechino nel 2008, sono scesi sulle materassine Nordine Kechoun, Leo Paya Casadio, Daniele Poletti e Diego Botteghi.

Nella categoria 38 chilogrammi, Nordine Kechoun si è aggiudicato la medaglia d’argento così come Daniele Poletti, nella categoria 42 chilogrammi. Diego Botteghi ha vinto il bronzo nei 32 chili. Per l’Usil il figlio di Scaramuzzi, Leonardo, nei 28 chilogrammi, e Zaccarini, negli 80 chili, hanno ottenuto la medaglia di bronzo.

In contemporanea, a Roma è andato in scena il secondo Italia Open di mixed martial arts, che ha visto impegnati Marwan Zin Eddin nei 70 chilogrammi cinture blu, Niccolò Bacchilega nei 77 chili cinture blu e Jona Di Sara nei 70 chili cinture viola.

I portacolori di Imola, guidati dall’allenatore Daniele Castellari, hanno portato a casa due medaglie. Marwan Zin Eddin si è aggiudicato la medaglia d’oro di categoria vincendo il primo incontro in due minuti e gli altri due ai punti, avendo la meglio in finale su un avversario più giovane grazie alla sua esperienza. Jona Di Sarra è bronzo con un incontro vinto e uno perso.

"Mario", che aveva conquistato quattro medaglie d’argento tra campionati italiani e Coppa Italia in precedenza, si era preparato per coronare il suo sogno di guardare tutti dall’alto e ci è riuscito a furor di popolo.

L’atleta, originario della Siria, nato il 9 novembre 1962, dopo avere iscritto suo figlio Alessandro all’Unione Sportiva Imolese Lotta ha visto il tipo di allenamento e la lotta gli è entrata nel cuore.

Mirko Melandri