Le pagelle

Melgrati insuperabile, due prodigi salvano la vittoria. Boscolo Chio lotta e disegna i passaggi giusti

Melgrati 8. Ieri non lo avrebbero superato in nessun modo. Nella ripresa si esalta e sventa pericoli a ripetizione, volando da un palo all’altro della sua porta. Prodigioso soprattutto sul tiro dal limite di Mancini e sul tocco ravvicinato di Udoh.

Lia 6. Sullo 0-0 si perde Ragatzu, che incorna sul fondo. Prende lentamente le misure e non si lascia sopraffare nel forcing olbiese.

Angeli 7. Letale nell’area dell’Olbia, salvifico in difesa nel respingere un tiro di Ragatzu. Bene in marcatura.

Vona 6. È preciso nelle chiusure, l’unica vera macchia è l’errore in disimpegno che favorisce Ragatzu nel primo tempo.

Liviero 6. Chiamato più a proteggere che ad attaccare, ci riesce senza grosse sbavature. Sufficienza piena.

Boscolo Chio 6,5. Buone geometrie in mediana, ingaggia duelli e ne vince abbastanza. Ci mette forza e impegno, uno dei migliori. (26’ st Palma 6. Ha la possibilità di calare il tris, ma Ciocci gli nega la gioia del gol).

D’Alena 6. Patisce la spinta dell’Olbia e difficilmente gli riesce la giocata. Meglio se c’è da fare legna a centrocampo.

Benedetti 7. Spara un bel sinistro alle spalle di Ciocci. A centrocampo fa valere il suo fisico, ha gamba e fiato e attacca a testa bassa fino al 97’.

Matarese 5,5. Si sacrifica in copertura, ma in attacco è evanescente. Ammonito, lascia il campo dopo un’ora di gioco. (13’ st Masella 6. Entra quando l’Olbia sta già attaccando alla ricerca del gol per riaprire la gara, aiuta i compagni in copertura).

Padovan 6. Ci mette lo zampino sul gol di Angeli, spaventa Ciocci dalla distanza nel primo tempo. (39’ st Belloni sv).

Turchetta 5,5. Parte bene, poi si spegne e non si riaccende più. Mai uno spunto degno di nota, esce dal campo lasciando poche tracce. (13’ st L. Lombardi 6. Utile nel finale quando c’è da portare palla ontano dall’area rossoblù).

All. Fontana 7. Senza diversi titolari e con alcuni elementi a corto di resistenza, indovina la partita e rilancia l’Imolese dopo due stop di fila.

Paolo Ardovino