Minguzzi: "Penso ai Mondiali e sogno Parigi"

Mirco è arrivato quinto agli Europei sfiorando la medaglia di bronzo: "Ho fatto dei buoni incontri, però ho pagato anche la tensione"

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di Mirko Melandri

"A parte l’incontro della semifinale che ho perso malamente, tutto sommato, ho battuto colleghi forti. E poi ho perso la finalina nonostante sia stata equilibrata e infatti terminata sul punteggio di 3-3. E quindi mi aspetto di fare bene i Mondiali e di tentare di qualificarmi alle Olimpiadi di Parigi nel 2024".

Mirco Minguzzi, ex lottatore dell’Usil (Unione Sportiva Imolese Lotta), attualmente in forza al Gruppo sportivo dei Carabinieri, stila un bilancio dei suoi risultati ottenuti ai campionati europei di lotta greco-romana che si sono disputati a Budapest, in Ungheria.

L’atleta imolese si è classificato al quinto posto nella categoria corrispondente ai 87 chilogrammi.

"Considerando che la nazionale non ci porta in giro per il mondo a lottare posso ritenermi soddisfatto e le prospettive sono buone. E’ naturale che, avendo perso, non sono felice del tutto ma il danese che mi ha superato, ha vinto nettamente tutti gli incontri". "Minguzzino" prende in esame le singole sfide: "Negli ottavi ho pescato un avversario greco che ho sconfitto per superiorità (9-0). Dopo questa buona partenza, ho incontrato un collega svedese che mi ha messo in difficoltà. Ero più teso anche perché il ragazzo aveva vinto i mondiali Juniores e, alla fine, mi sono imposto col punteggio di 7-5".

Mirco continua la sua analisi: "Nella gara per vincere la medaglia di bronzo ho sentito ancora la tensione perché la posta in palio era importante. L’atleta georgiano, a livello tattico, non mi permetteva di fare nulla e allora è regnato l’equilibrio che ha premiato il mio rivale che ha realizzato il punto per ultimo". Minguzzi prosegue: "Quando avevo 22 anni, nel 2019, sono uscito dopo il primo match, ma non stavo bene come adesso. Dopo l’operazione alla spalla, questa è la prima volta in cui combattevo all’estero".

All’orizzonte ci sono altri impegni: "Mi preparerò per i Giochi del Mediterraneo che si disputeranno alla fine del mese di giugno in Algeria. Prima non ci sono altre gare se si escludono una competizione a Sassari e il torneo ranking che sono però troppo ravvicinate rispetto ai Giochi. Questi sono una kermesse con una bella cerimonia d’apertura, il Villaggio Olimpico. Sugli avversari dipende da chi ci sarà".

Intanto l’imolese si sta trattenendo a Roma per gli esami di routine per poi tornare in riva al Santerno nella giornata di oggi. Con i Carabinieri tutto va a gonfie vele: "Ora sono pagato per lottare e mi alleno con altra gente che lo fa ugualmente e quindi cambia l’approccio rispetto a chi lo fa solo per passione".

Mirco ha un occhio di riguardo per la sua ex famiglia, sia per l’Usil che per il Centro giovanile delle Fiamme Oro che proprio nel fine settimana hanno portato due atleti alla conquista di allori ai campionati italiani giovanili: "So come allena mio fratello Andrea e anche mio cognato Saverio Scaramuzzi e Simone Gironda, quindi non mi stupisco che i ragazzi ottengano buoni risultati come hanno fatto e di sicuro faranno anche in futuro".