Morara super, per la Virtus è già Natale

L’Andrea Costa prima regge l’urto, poi cala alla distanza. I gialloneri si prendono il PalaRuggi e allungano in classifica sui cugini

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La madre di tutte le partite si è tinta di giallonero. A vincerla sono stati gli uomini di Marco Regazzi, dopo un match incandescente, cominciato ben prima della palla a due. PalaRuggi pieno come un uovo, le due curve a sgolarsi e lanciare qualche sfottò agli avversari. Un sano agonismo, un campanilismo che è il sale dello sport. Tutti uniti quando è stato cantato l’inno nazionale, poco dopo la Virtus ha consegnato una canotta personalizzata al sindaco Marco Panieri; sulle tribune bandierine giallonere e un lenzuolone biancorosso dall’altra parete. Fra un quarto e l’altro l’esibizione della squadra di ginnastica della Polisportiva Nazareno di Carpi, in stile Usa. La dirigenza virtussina l’aveva immaginato così alla vigilia del derby.

Un’assenza per parte: nelle file giallonere out Mladenov, per i biancorossi fuori Montanari. Dopo tre minuti è 5-7 con i punti segnati per il virtussino Galassi ed il biancorosso Tognacci. Si segna parecchio e a 1’40’’, dopo il cesto di Dalpozzo, la V imolese è avanti di 5 (21-16). Al primo riposo è 25-19 interno. Al ritorno in campo c’è una fiammata dell’Andrea Costa, a 6’03’’ dal secondo gong sul tabellone ci sono solamente 3 lunghezze di differenza (29-26), un parziale che costringe Regazzi al time out. Le due contendenti sono appaiate a quota 31 quando Restelli segna da due. Nel finale di tempo arriva il 9-5 virtussino per il 40-36 all’intervallo lungo.

Mentre le squadre tornano negli spogliatoi, la ressa biancorossa, fa cadere sul parquet il plexiglass di sostegno della panchina in cui poco prima c’erano Grandi e i suoi giocatori. Si alza il volume del PalaRuggi e della partita, a metà terzo tempo è 48-47 giallonero; Aglio è preciso dalla lunetta e riporta la formazione di Regazzi sul +4, poi la tripla di Morara (55-48) fa chiamare il time out a Grandi. Al rientro cesto dall’arco di Aglio per il +10 (58-48). Massimo vantaggio interno sul canestro da tre di Morara (64-50) quando ci sono ancora dieci minuti da giocare. La Virtus, per definizione dello stesso Regazzi, è squadra slava e il tiro dalla lunga distanza di Magagnoli vale il +14 a 7’10’’, Soliani firma il +17 (72-55); forbice che si allarga ancora (80-61).

Dopo non c’è più niente da fare, finisce con la protesta dei tifosi biancorossi. A festeggiare sotto lo striscione del traguardo è l’Imola di fede virtussina, vittoria e allungo in classifica sui cugini. Un’affermazione meritata, conquistata con il sudore, e senza subire più di tanto l’assenza di Mladenov. Le strategie di Regazzi, il saper pescare gli uomini giusti dalla panchina, hanno fatto la differenza. L’Andrea Costa ha retto l’urto, poi è calata alla distanza lasciando il primo derby cittadino di questa stagione ai concittadini. Nemmeno il tempo di riposare che si torna già in campo, la formazione di Regazzi mercoledì giocherà a Empoli, gli uomini di Grandi affronteranno al PalaRuggi la Pallacanestro Fiorenzuola.

Antonio Montefusco