Negroni, entusiasmo e passione "Portiamo il Village Paddle al top"

"Ci sono tutte le premesse per una serie B di alto livello grazie a Gutierrez, Garcia, Hernandez e Di Giovanni"

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di Mattia Grandi

Non sarà una stagione come le altre per l’imolese Giorgio Negroni, classe 1996, pronto a difendere i colori del Village Paddle Imola nel prossimo campionato di serie B.

Spalla fidata in campo di Filippo Scala, guru locale della disciplina e direttore sportivo del sodalizio romagnolo, Negroni vanta trascorsi da massima serie con la maglia del Misano Sporting Club.

"Con tanto di partecipazione alla Final Four scudetto al Foro Italico di Roma nel 2019 – racconta –. Ho iniziato con il tennis all’età di 6 anni per poi sospendere l’attività agonistica nel periodo adolescenziale. Con il paddle è stato subito colpo di fulmine e da quasi un lustro dedico anima e corpo alla specialità".

Sacrifici che dal campo di Bagnacavallo, il primo in regione, lo hanno traghettato in azzurro con diverse convocazioni nei raduni della selezione Nazionale.

"Uno sport semplice ed alla portata di tutti – continua –. Non è necessario aver giocato a tennis per divertirsi, è molto intuitivo".

La straordinaria ascesa della disciplina e la progettualità made in Imola alimentata dalla premiata ditta Scala-Guerra, attivissima anche sulla piazza di Modena, focalizzano ambiziosi traguardi.

"Scala e Guerra hanno fatto un lavoro straordinario superando qualche fisiologica difficoltà iniziale ma garantendo al paddle imolese un roseo avvenire – spiega Negroni –. Ora, soltanto nella nostra città, 200 persone gravitano attorno ai campi di via Atleti Azzurri d’Italia".

Con una serie cadetta di alto livello da affrontare per salire un altro gradino nel panorama agonistico nazionale.

"Nella penisola il livello di serie A e B è tra i più alti del mondo e molti campioni, anche stranieri, danno la propria disponibilità per partecipare ai campionati a squadre – specifica –. Nella rosa di Imola, ben allestita da Scala, ci sono stelle del calibro di Ruiz Gutierrez, Goenaga Garcia, Viuda Hernandez e gli italianissimi Di Giovanni e Sinicropi che ho incrociato più volte da avversari".

Sognando le sfide future con lo scudettato Circolo Canottieri Aniene e gli appuntamenti con i campionati europei e mondiali. Senza dimenticare gli oneri e gli onori di scendere in campo con la compagine della propria città.

"Sono carico perché il progetto di portare Imola ad alti livelli è concreto e stimolante – conclude -. Siamo, in primis, un gruppo di amici che hanno trovato nel paddle l’occasione per divertirsi, condividere un percorso e stare insieme".