Nessun ripescaggio, la Virtus rimane in C

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In casa Virtus Imola c’è un forte senso di sconforto per non aver sfruttato le due possibilità di salire in serie B. La prima perdendo la finale contro Jesolo, la seconda fermandosi in semifinale con la Tarros Spezia. Un destino beffardo per una squadra che ha disputato una buona stagione ma non ha raccolto nulla.

Imola ha pagato dazio due volte, dopo è accaduto allo Spezia sconfitto da Saronno, e i lombardi poco dopo aver tagliato il traguardo della serie B hanno venduto i diritti. Per Imola i titoli di coda sono amarissimi, il team di Regazzi ha fatto quanto poteva per regalarsi il sogno promozione in questa anomala stagione inevitabilmente condizionata dal Covid19.

La squadra costruita per salire ha mancato il bersaglio, pagando dazio ad un calendario che ha visto Dalpozzo e compagni in campo ogni tre giorni. Una situazione decisamente non semplice dopo oltre un anno senza partite ufficiali. Senza andare troppo lontano, un’agenda fitta di impegni e a volte pure pazza. Merita una menzione quanto accaduto prima della finalissima giocata sul campo neutro di Rovigo. Jesolo ha affrontato Oderzo il venerdì sera, godendo così di oltre una giornata e mezzo di riposo, Imola invece aveva fatto la sua miglior prestazione stagionale con Ferrara nemmeno 24 ore prima dell’appuntamento più importante del torneo. Non ci sarà mai la controprova, ma se le due squadre avessero avuto lo stesso calendario, probabilmente nella finale l’esito poteva essere diverso.

Intanto i gialloneri hanno fatto la domanda di ripescaggio, ma non vi sono posti a disposizione stando ad una prima ricognizione. Non dovrebbero esserci sorprese, in panchina rimarrà almeno per un’altra annata il tecnico Marco Regazzi. Difficile che possa far parte della squadra Ivan Begic (nella foto), molto probabilmente The Magic rimarrà in Croazia per non tornare più in Italia. Barattini andrà ad Ozzano, mentre Salsini indosserà la maglia del Castel San Pietro.

Antonio Montefusco