"Ora i Ravens devono crescere Prima la tecnica, poi la velocità"

Mangiafico è il nuovo tecnico "Bisogna creare subito un ambiente gradevole, poi si comincia a vincere"

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"Sono stato contattato dal presidente dei Ravens, Andrea Poggi, che mi ha chiesto di andare ad allenare a Imola perché hanno bisogno di un prospetto come il mio. Oltre al ruolo di head coach farò il formatore degli allenatori a cui verrà proposto di collaborare. L’obiettivo è aiutare a crescere i ragazzi più giovani".

Il nuovo capo allenatore dei Ravens, Toni Mangiafico, ex di Vipers Modena, Titans Forlì, Braves e Warriors Bologna, preparatore atletico professionista nella palestra "Bellavita" a San Giovanni in Persiceto, con un’esperienza di circa 30 anni come coach in diverse posizioni, sia di attacco che di difesa, e categorie, con varie esperienze nei coaching staff delle nazionali giovanili, si presenta ai tifosi viola-oro.

"Ora – continua il tecnico – stiamo aspettando che la Federazione ci dia il via agli allenamenti. Sto organizzando un nuovo staff con allenatori già presenti e altri no. Saranno persone di fiducia, con cui sono amico e mi trovo bene. Il primo obiettivo è quello di creare un ambiente gradevole per i giocatori e, prima di vincere, bisogna divertirsi. La vittoria arriva poi di conseguenza".

Mangiafico scende più nel dettaglio: "Migliorare la tecnica è fondamentale così come l’aumento delle caratteristiche classiche del football americano, vale a dire peso, tecnica e velocità. La base è buona".

Sul fronte del roster l’head coach imolese spiega: "Quando ci sono questi cambiamenti c’è chi non è contento, chi lo è e quelli che non sono interessati. Perdere dopo tanti anni un allenatore può essere traumatico ma i ragazzi dovranno abituarsi. Ci sarà un colloquio con la dirigenza per vedere chi vuole rimanere".

Il capitolo sulle giovanili ricopre un ruolo importante nell’universo dei Ravens: "Sono fondamentali e tante squadra non le hanno. A Imola invece sono sempre state curate con attenzione e ora ci si vuole espandere formando giovani che aiuteranno i coach più esperti. E’ bene che ci sia una buona sintonia con i giovani, con le squadre che militano nelle varie categorie".

Mangiafico poi esprime un suo credo: "Non ci può essere solo una persona come punto di riferimento ma deve essere la società e la squadra. Anche l’ultimo dei panchinari è una risorsa".

Il capo allenatore viola-oro chiude con una riflessione: "Il football è lo sport di squadra per eccellenza in cui metti fuori tutto quello che hai. I meccanismi devono essere oliati e ci vuole tecnica, velocità, mentalità, concentrazione e motivazione per raggiungere i risultati", sottolinea l’allenatore dei Ravens di Imola.

Mirko Melandri