Regazzi, piedi per terra. Ottimismo Grandi

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di Antonio Montefusco

Una squadra che ha un cuore grandissimo e tanto entusiasmo da vendere. Quando sulla carta sei inferiore agli avversari, i due ingredienti citati prima, sono le armi per potersi prendere le vittorie sul campo. Anche domenica sera al cospetto di Firenze la Virtus partiva sfavorita, ma i gialloneri si sono imposti 92-83.

"Sono arrabbiato – commenta coach Marco Regazzi – perché in una partita come quella giocata domenica sera la mia squadra è andata in lunetta a tirare solamente 4 tiri liberi. Per come è andato il match ed è stato disputato i miei uomini la trovo un’ingiustizia. E’ evidente che qualcosa non sia andato correttamente, chiedo rispetto per la mia Virtus che deve essere messa al pari di tutti gli altri team del girone". Regazzi è un allenatore che analizza gli avversari e prepara i match in maniera maniacale, alla base dei 10 punti conquistati fino a questo momento c’è gran parte del suo lavoro.

"La Virtus ha vinto una partita contro una signora squadra, composta da giocatori esperti per la categoria. Faccio i complimenti ai miei ragazzi, risultati come questi si ottengono quando c’è una grande simbiosi con il proprio pubblico e noi abbiamo dei tifosi strepitosi capaci di incitarci. La nostra vittoria è meritata, lo scarto poteva essere superiore ai nove punti, ma su questo pesano anche i soli 4 tiri liberi". Una Virtus che ancora una volta ha giocato in maniera slava tirando tanto da tre e alzando i ritmi quando serviva farlo: "Sapevamo che Firenze andava limitata sotto canestro e l’abbiamo fatto. I miei sono stati bravi anche nei momenti difficili quando c’era da soffrire, stringere i denti e stare zitti nelle ingiustizie. Ci siamo riusciti e alla base di questa vittoria c’è il sacrificio di tutti". In 8 incontri e con un calendario parecchio difficile, la Virtus ha messo in cassaforte 10 punti: "Il bottino è ottimo, dobbiamo sempre ricordarci chi siamo e da dove veniamo, in noi non deve mai mancare la consapevolezza che non si può mollare di un millimetro. E’ un torneo difficile in cui bisogna pensare solo a una gara per volta. Ora testa ad Ancona".