Incredulità sì, rassegnazione no. Dopo la sconfitta interna, con la squadra giallonera che era stata sopra anche di 17 punti, in casa Virtus non c’è tempo per stare a pensare a ciò che è stato. Domani la Virtus sarà al PalaRossini di Ancona, un match che può spostare la serie dato che in palio c’è il punto del 2-1.
"Una partita che ci è sfuggita di mano – commenta coach Marco Regazzi – perché io ho sbagliato qualche scelta e non ho preparato bene la squadra. Eravamo partiti forte, dopo c’è stato un calo fisico e mentale. Non so cosa sia entrato nella testa dei giocatori. Questa partita si poteva vincere e mi dispiace che non sia stato così". C’è stato un momento in particolare quando l’inerzia è cambiata, ed è stato l’infortunio capitato a Lorenzo Panzini.
"Conosco Lorenzo da tanti anni e mi dispiace per il suo infortunio, quando si è fatto male eravamo a +17: è stato il momento decisivo. Sono tornate le paure che avevamo già avuto in gara-uno. Abbiamo smesso di fare quello che stavamo facendo".
Una Virtus che nel primo quarto aveva segnato 5 dei 7 canestri da tre tentati: "Ho sbagliato nel non tenere in campo Morara che aveva due falli. In pratica con la mia decisione l’ho tolto dalla partita". Regazzi ha un pensiero per la Romagna e per Faenza: "Li ho vissuto più di dieci anni. Domani andremo in campo anche per la nostra Romagna a cui speriamo di regalare una soddisfazione".
Antonio Montefusco
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