Mauro Antonioli, 54 anni: lascia la squadra a 14 punti, in zona playout (Isolapress)

di Andrea Voria   Mauro Antonioli non è più l’allenatore dell’Imolese. L’annuncio è arrivato nella mattinata di domenica tramite comunicato ufficiale pubblicato dalla società: decisiva la sconfitta di sabato in casa contro il Pontedera, con la squadra che si è infranta contro le super parate dell’ex di turno Alessandro Siano. Per i rossoblù, quella contro i toscani è stata la quinta sconfitta consecutiva, Coppa Italia compresa.  A contribuire alla decisione della società è stato il fatto che tali ko siano arrivati proprio dall’insediamento della nuova proprietà. Il 29 ottobre, data dell’avvicendamento fra De Sarlo e Deni, è anche il giorno dell’ultimo successo rossoblù, in casa della Fermana. Da quel momento, sono arrivate infatti solamente sconfitte e quello di De Feo contro il Pontedera è stato l’unico gol dell’Imolese segnato nel mese di novembre, dato abbastanza emblematico dello stato di salute attuale dell’Imolese.  Come spesso accade nel calcio, Antonioli paga per tutti, in un’Imolese che al momento è al quindicesimo posto a 14 punti in coabitazione con la Fermana e che sarebbe in piena zona playout, in linea con il campionato atteso alla vigilia di questa stagione. A impressionare in negativo sono però i dati di attacco e difesa, con la porta più battuta del girone (25 reti incassate) e uno dei reparti offensivi più sterili (9 reti segnate, solo Vis Pesaro e Alessandria fanno peggio con 8). Le attenuanti, però, ci sono. Più e più volte si è evidenziato il fatto che l’Imolese sia una squadra costruita con entrambi gli occhi rivolti alla valorizzazione dei giovani e alla ricerca del minutaggio, con pochissimi giocatori con esperienza in categoria, numerosi giovani e altrettante scommesse. In tutto ciò, Antonioli era comunque riuscito a dare il proprio contributo e a cementare il gruppo fin dall’inizio, con vittorie importanti come quella con la Carrarese e negli scontri diretti con Alessandria e Recanatese.  Con la squadra che domani sera sarà impegnata al Romeo Neri di Rimini nel derby del turno infrasettimanale, in programma alle 21, oggi è attesa la nomina del nuovo allenatore. Il nome più accreditato è quello di Giuseppe Anastasi, che ha già giocato a Imola all’inizio degli anni duemila con sei presenze collezionate e una rete segnata nel 2001-02: è lui ampiamente in pole position e la sua nomina dovrebbe essere ufficializzata in giornata.  Allenatore che ha vissuto esperienze in panchina pressoché solo in Sicilia e al massimo in Eccellenza (con una parentesi di sette partite in D), l’anno scorso sedeva sulla panchina dell’Akragas ed è quindi conosciuto molto bene sulla proprietà rossoblù. A febbraio aveva rassegnato le dimissioni, mentre in precedenza aveva vinto due volte il campionato con Palazzolo e Siracusa, in entrambi i casi nel campionato di Eccellenza siciliana.  Certo, la prima esperienza per Anastasi nel professionismo si annuncia fin da subito in salita, con una squadra alle prese fin dall’inizio con importanti difficoltà tecniche e ora in difficoltà anche dal punto di vista mentale e umorale. A lui il compito, a dir poco arduo, di provare a risollevare l’Imolese.

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di Andrea Voria 

Mauro Antonioli non è più l’allenatore dell’Imolese. L’annuncio è arrivato nella mattinata di domenica tramite comunicato ufficiale pubblicato dalla società: decisiva la sconfitta di sabato in casa contro il Pontedera, con la squadra che si è infranta contro le super parate dell’ex di turno Alessandro Siano. Per i rossoblù, quella contro i toscani è stata la quinta sconfitta consecutiva, Coppa Italia compresa. 
A contribuire alla decisione della società è stato il fatto che tali ko siano arrivati proprio dall’insediamento della nuova proprietà. Il 29 ottobre, data dell’avvicendamento fra De Sarlo e Deni, è anche il giorno dell’ultimo successo rossoblù, in casa della Fermana. Da quel momento, sono arrivate infatti solamente sconfitte e quello di De Feo contro il Pontedera è stato l’unico gol dell’Imolese segnato nel mese di novembre, dato abbastanza emblematico dello stato di salute attuale dell’Imolese. 
Come spesso accade nel calcio, Antonioli paga per tutti, in un’Imolese che al momento è al quindicesimo posto a 14 punti in coabitazione con la Fermana e che sarebbe in piena zona playout, in linea con il campionato atteso alla vigilia di questa stagione. A impressionare in negativo sono però i dati di attacco e difesa, con la porta più battuta del girone (25 reti incassate) e uno dei reparti offensivi più sterili (9 reti segnate, solo Vis Pesaro e Alessandria fanno peggio con 8). Le attenuanti, però, ci sono. Più e più volte si è evidenziato il fatto che l’Imolese sia una squadra costruita con entrambi gli occhi rivolti alla valorizzazione dei giovani e alla ricerca del minutaggio, con pochissimi giocatori con esperienza in categoria, numerosi giovani e altrettante scommesse. In tutto ciò, Antonioli era comunque riuscito a dare il proprio contributo e a cementare il gruppo fin dall’inizio, con vittorie importanti come quella con la Carrarese e negli scontri diretti con Alessandria e Recanatese. 
Con la squadra che domani sera sarà impegnata al Romeo Neri di Rimini nel derby del turno infrasettimanale, in programma alle 21, oggi è attesa la nomina del nuovo allenatore. Il nome più accreditato è quello di Giuseppe Anastasi, che ha già giocato a Imola all’inizio degli anni duemila con sei presenze collezionate e una rete segnata nel 2001-02: è lui ampiamente in pole position e la sua nomina dovrebbe essere ufficializzata in giornata. 
Allenatore che ha vissuto esperienze in panchina pressoché solo in Sicilia e al massimo in Eccellenza (con una parentesi di sette partite in D), l’anno scorso sedeva sulla panchina dell’Akragas ed è quindi conosciuto molto bene sulla proprietà rossoblù. A febbraio aveva rassegnato le dimissioni, mentre in precedenza aveva vinto due volte il campionato con Palazzolo e Siracusa, in entrambi i casi nel campionato di Eccellenza siciliana. 
Certo, la prima esperienza per Anastasi nel professionismo si annuncia fin da subito in salita, con una squadra alle prese fin dall’inizio con importanti difficoltà tecniche e ora in difficoltà anche dal punto di vista mentale e umorale. A lui il compito, a dir poco arduo, di provare a risollevare l’Imolese.

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