Rossi: "L’Imolese deve trovare continuità"

Il portiere veste per la sesta stagione di fila la maglia rossoblù: "Siamo un gruppo coeso, cerco di trasmettere la mia esperienza ai giovani"

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di Andrea Voria

Per la sesta stagione a Imola, Gianmaria Rossi è per un altro anno di guardia ai pali rossoblù. Giocatore più esperto della rosa e artefice, nei playout 2020 e 2021, di autentici miracoli che hanno mantenuto l’Imolese in categoria, Rossi traccia un primo bilancio della stagione.

Rossi, come valuta questa partenza dalla sua esperienza?

"Stiamo vivendo un inizio un po’ altalenante, con tanti alti e bassi, ma è normale avendo cambiato molto. Siamo una squadra che può crescere, senza però prescindere dalla compattezza, dall’intensità e il lottare su ogni pallone. Dobbiamo giocare col coltello fra i denti per raggiungere la salvezza, che deve rimanere il nostro obiettivo".

La sensazione è che, come l’anno scorso, il gruppo possa essere la vostra forza.

"Anche se è formato da tanti ragazzi nuovi che non c’erano nella scorsa stagione, il gruppo è davvero molto unito. Sono tutti desiderosi di migliorarsi e questo ci porta ad alzare il livello degli allenamenti e della competizione, anche fra di noi".

Con Antonioli in panchina, vengono richiesti nuovi compiti a voi portieri?

"Ogni allenatore ha le proprie idee e negli ultimi anni il ruolo del portiere è sicuramente cambiato, con il pallone che passa molto più dai piedi rispetto ad anni fa. Il lavoro che facciamo con il mister e con il preparatore è quello di dare una mano in fase di impostazione, poi proviamo ad aiutare anche a livello difensivo (ride, ndr)".

Si è ormai abituato a questa veste di "portiere esperto", con tanti giovani accanto?

"Oltre a Molla, non dobbiamo dimenticare Federico (Adorni) e Tommaso (Nannetti), che fanno parte di questo piccolo gruppo di lavoro davvero coeso e di ottimo livello. So che sono quello un po’ più avanti con l’età e, dove posso, cerco di aiutarli, ma allo stesso tempo imparo da loro e dalla loro freschezza".

Dal punto di vista tecnico, è cambiato qualcosa dall’arrivo della nuova proprietà?

"Ci teniamo a ringraziare la proprietà uscente e siamo lieti di accogliere quella appena entrata, ma a livello di campo, per noi giocatori, non deve cambiare nulla. Ogni volta che giochiamo dobbiamo cercare di fare sempre più punti possibile".

Cosa non ha funzionato con l’Olbia?

"È stata una partita sottotono sotto tutti i punti di vista, a livello tattico, tecnico e dell’intensità. È un passo falso e ci deve far riflettere sul fatto che noi non possiamo prescindere dall’essere al 110% ogni volta che giochiamo e ci deve servire per le prossime uscite".

Domenica si va ad Ancona. Che squadra vi aspettate?

"Si tratta di una squadra forte, rodata, con un allenatore molto preparato. Hanno cambiato tanto e alzato l’asticella, non nascondendo l’ambizione di fare un campionato di vertice. Ma non partiamo battuti e proveremo a metterli in difficoltà".