Superbike 2021: Imola è fuori dal calendario

Vecchi dissapori e nuove strategie: l’Autodromo escluso dalla bozza provvisoria del Mondiale. Ecco gli scenari per il futuro

Jonathan Rea lo scorso anno dopo la vittoriosa cavalcata nella tappa imolese

Jonathan Rea lo scorso anno dopo la vittoriosa cavalcata nella tappa imolese

Imola, 1 dicembre 2020 - Imola resta ai box ; almeno per ora. Nella bozza di calendario del campionato Superbike 2021, diramata ieri da Dorna e dalla Federmoto internazionale, l’Autodromo non c’è.

E di certo non è un bel segnale. Il via del mondiale riservato alle moto derivate di serie è previsto da Assen, in Olanda, il 23-25 aprile; la gara di Misano (al momento l’unica in Italia) è invece in programma l’11-13 giugno. L’esclusione dell’Enzo e Dino Ferrari fa rumore; è evidente. Per quanto tuttavia sia figlia del periodo e della precedenza che Formula Imola e Con.Ami hanno scelto di dare, nei mesi scorsi, al raggiungimento dell’obiettivo F1.

Tutte le date, gli eventi e l’eventuale presenza degli spettatori sono infatti naturalmente soggetti all’evoluzione della pandemia e all’approvazione dei vari Governi. Detto questo, nella bozza ci sono però gare a forte rischio per motivi di omologazione della pista (Indonesia), economici (Argentina) e logistici (Australia).

E trovano spazio anche circuiti che, al pari di Imola, non hanno ancora firmato il contratto per assicurarsi la gara. Probabile dunque che, nella bocciatura del tracciato cittadino, ci sia anche un po’ di strategia da parte del promoter. E un rapporto almeno in parte da ricucire, dopo i dissapori legati alla cancellazione della tappa di quest’anno.

La realtà è che il 2021 rischia di essere, a causa della pandemia, un Mondiale disputato quasi tutto in Europa. Uno scenario, quello di gare in serie nel Vecchio Continente, nel quale l’inserimento dell’Enzo e Dino Ferrari (storicamente una delle tappe più suggestive e seguite dagli appassionati) non sarebbe poi così complicato. Anzi. Formula Imola deve però muoversi per tempo e con decisione. Di certo ritrovarsi a questo punto senza direttore generale (l’incarico di Roberto Marazzi scade a giorni) e con un Consiglio di amministrazione in scadenza, non aiuta.  

Ma al di là di questo, i punti interrogativi sono tanti; soprattutto dal punto di vista economico. La Superbike resta infatti un evento ‘in perdita’ per il bilancio dell’Autodromo. E a differenza della Formula 1, non è un investimento che ha un grande ritorno dal punto di vista dell’immagine, in quanto rispetto al Circus di Lewis Hamilton e compagni la platea televisiva è decisamente più ristretta.

Il mondiale delle moto derivate di serie, che costa tra i 200mila e i 300mila euro e consente a chi lo ospita di rientrare dalla spesa attraverso la vendita dei biglietti, è però da sempre una manna per le strutture ricettive imolesi. Garantisce un buon indotto agli albergatori anche in caso di svolgimento a porte chiuse, mentre con decine di migliaia di tifosi a Imola tornerebbero a far festa pure bar e ristoranti.  

Messa un attimo da parte la questione economica, sarebbe comunque un peccato che Imola restasse fuori dal calendario 2021 vent’anni dopo il debutto griffato Ducati e Aprilia (gara 1 allo spagnolo Ruben Xaus e gara 2 al francese Regis Laconi).

Pandemia a parte, il mondiale delle moto derivate di serie si è sempre corso in riva al Santerno negli ultimi anni, tranne che nel 2007 e nel 2008 a caus a dei lavori dell’Autodromo. La conferma dell’evento, assieme alla Formula 1 e al Motocross delle Nazioni, rappresenterebbe un tridente iridato in grado di reggere il confronto quello musicale formato da Vasco, Cremonini e Pearl Jam. E segnerebbe una super-ripartenza per il circuito dopo la pandemia.