Un applauso assordante solo ai tifosi

Matteo

Alvisi

Ci siamo. L’attesa è finita: l’Imolese scende in campo oggi a Pistoia per la prima sfida dei playout per garantirsi la permanenza in serie C (la terza volta di seguito per i rossoblù). In pratica chi segna un gol in più sarà salvo. Il club del presidente Antonio De Sarlo ha il vantaggio di due risultati su tre e a parità di risultato (tipo due pareggi) resterà nella terza categoria professionistica in conseguenza del migliore piazzamento raggiunto alla fine del campionato. Questo grazie alla restituzione di due punti, con un lungo sospiro di sollievo, dopo l’attesa per la decisione del Collegio di Garanzia del Coni a seguito del ricorso presentato, portato avanti e vinto dall’avvocato Luis Vizzino. E così l’Imolese è salita al quart’ultimo posto, a quota 37, un piccolo balzo che però può valere tanto.

Ma questa è storia già ‘vecchia’ e scritta: alle 18 si torna a fare sul serio e sarà solo il campo a comandare. La legge del più forte. Poi domenica prossima, il 15 maggio, ci sarà il ritorno al Galli con la speranza, o meglio, la certezza di vedere tanti tifosi a sostenere i giocatori rossoblù. Tifosi da applaudire a lungo comunque andrà, dopo una stagione alquanto tribolata e diciamo strana per non usare altre parole. Stagione partita bene, poi naufragata e ancora resuscitata con qualche colpo di coda qua e là. Il tutto, negli ultimi tre mesi, in un assordante e pressochè assoluto silenzio da parte dei vertici della società anche verso gli stessi tifosi, colpevoli forse di non avere abbracciato con entusiasmo cieco, storcendo magari il naso, qualche scelta tecnica ripetuta nel tempo che ha portato pochi frutti, per non dire nessuno.

Ma ora la speranza di tutti è di non segnare nei due confronti un gol in meno dell’agguerrita Pistoiese in maniera da restare così dove si è adesso, in C.

E che la prossima stagione sia migliore, da tutti i punti di vista. Soprattutto per i tifosi.