L’indiscrezione circolava già nell’immediato post partita della gara contro il Ravenna, proprio per il modo in cui Lorenzo Spagnoli ha rotto il proprio silenzio mettendo la faccia davanti alle telecamere e parlando in prima persona. Nel corso della trasmissione ’CPiace’, in onda il lunedì sera su RTV San Marino, lo stesso numero uno rossoblù è intervenuto in prima persona in diretta telefonica, dichiarando che a partire dalla partita di domenica contro il Cesena sarà in panchina accanto all’allenatore Lorenzo Mezzetti.
Insomma, il presidente si toglie la giacca per indossare la tuta e scendere in campo accanto ai suoi giocatori, nel senso letterale del termine. "Non sarò l’allenatore, per questo ci sono Mezzetti e Sintini. Voglio essere in prima linea accanto ai ragazzi, fino alla fine della stagione nel bene e nel male. Fino a due anni fa facevo praticamente parte dello staff, poi abbiamo deciso di rimodellare la nostra struttura. Forse così abbiamo un po’ perso la nostra identità e ci siamo smarriti".
Sulle orme del presidente-allenatore-tuttofare della Virtus Verona Luigi Fresco, con cui Spagnoli si è interfacciato più volte soprattutto in questa stagione durante l’esodo veronese dell’Imolese, il numero uno rossoblù ricoprirà il doppio ruolo. Carisma, personalità e grande attaccamento alla maglia sono doti che non mancano al presidente, che si propone di essere una guida mentale più che tecnica. A tre giornate dalla fine, con il rischio della retrocessione diretta e tre avversari come Gubbio, Cesena e Matelica che si giocano i playoff, conta principalmente l’atteggiamento.
Andrea Voria