Zappi: "Andrea Costa, anni stupendi Ma ora voglio vincere con la Virtus"

Mauro, da vice di Grandi a vice di Regazzi: "Sarà un derby speciale, spero i tifosi biancorossi non mi fischino"

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di Luca Monduzzi

"Spero di non sbagliare panchina quando ci sarà il derby. Al limite mi siedo in mezzo così ci prendo!". Ci scherza sopra Mauro Zappi, il neo vice allenatore della Virtus Imola al fianco di Marco Regazzi, ma senza dubbio non sarà facile mettere nel cassetto gli ultimi sette anni all’Andrea Costa (come secondo e poi come primo assistente). "Anni bellissimi che mi hanno permesso di entrare in un mondo che sognavo e fare il lavoro che sognavo, vivendo emozioni, gioie e anche alcuni dolori che mi porterò sempre dietro e che fanno parte del mio bagaglio. Sette anni di cui conservo tre immagini: l’esordio in panchina in A2, a Recanati, accanto a Giampiero Ticchi; la mia prima vittoria da capo allenatore ad Alessandria due stagioni fa, e infine la bellezza di questa stagione culminata con i playoff con Agrigento davanti al nostro pubblico".

Zappi, avrebbe voluto continuare in biancorosso?

"Non è un segreto. Io non ho mai scartato l’Andrea Costa e avevo dato la disponibilità a parlare con la società per continuare questo percorso, consapevole anche del grande rapporto con Federico Grandi che ci sarebbe piaciuto continuare. C’è un po’ di rammarico perché non è stata presa in considerazione la mia disponibilità, ma la società ha fatto le sue scelte e io a quel punto ho valutato altre strade".

Non solo Virtus…

"Ho ricevuto diverse proposte tra cui quella interessante di Omegna che alla fine ho scartato per motivi logistici. E poi la Virtus Imola che ha agito con perseveranza e costanza, facendomi sentire voluto e considerato un pezzo importante per la loro crescita".

Giocatore all’Andrea Costa e alla Virtus, mancava solo la panchina giallonera.

"Ho giocato in Virtus nell’allora B1 nel 199798 e in Promozione nel 20062007. Sarà piacevole ritrovare i colori gialloneri, stavolta non in campo ma a bordo campo".

Che Virtus sta nascendo?

"Una Virtus interessante, costruita con una logica chiara, molto giovane e futuribile con diversi esordienti, penso a quelli rimasti dalla promozione, i due giovani di Reggio Emilia e quelli che vengono dalla C Gold. Gente motivata che vuole dimostrare di stare a questo livello e se si lavorerà bene anche in un girone difficile potremo toglierci delle soddisfazioni".

Il derby?

"Saremo dei privilegiati a vivere da protagonisti un evento del genere dopo 35 anni in una città come Imola che si ciba di pallacanestro. Saranno tre partite molto importanti e delle settimane calde in cui come staff dovremo tenere isolati i giocatori dalla città".

Si aspetta qualche fischio dal tifo biancorosso?

"Sono consapevole che nella goliardia di una rivalità cittadina qualche coro o fischio ci può stare, ma vorrei che il primo sentimento dei tifosi dell’Andrea Costa sia ricordarmi per quello che ho potuto dare in questi anni".