Leggo nel Resto del Carlino del 28 / 09 che a Mirandola (Modena) una persona è stata minacciata con pistola (poi risultata finta) per aver suonato il clacson ad un automobilista lento o percepito tale. Il gesto con la rivoltella, esecrabile oltre che pericoloso, va condannato nel modo più assoluto. Mi fornisce tuttavia il pretesto per sottolineare la esasperazione in cui versa la "esigua minoranza" di autisti rispettosi dei limiti di velocità urbana ed extraurbana. Questa categoria deve sopportare: abbaglianti negli specchietti retrovisori - colpi di clacson - distanza di sicurezza inferiore al metro con paura di essere tamponati se si concede precedenza ad un pedone o se si intende rispettare un ciclista, repentini superamenti a raso con successiva chiusura a destra,- scrupolo di poter essere concausa di sorpassi pericolosissimi improperi di ogni tipo ...
Alberto Ricchi