Burocrazia e visite specialistiche

La voce dei lettori

Dopo una visita specialistica, il mio medico prescrive una RM cervello e tronco encefalico. Mi reco alla Ausl che mi conferma l’appuntamento e chiede di tornare dal mio medico, il quale mi farà delle domande e mi consegnerà un modulo da lui firmato da consegnare alla struttura che eseguirà la RM. Le domande sono: è portatore di Pacemaker, di elettrodi cerebrali, di valvole cardiache? Soffre di claustrofobia? A mia risposta negativa, firma e mi consegna il questionario. Io mi chiedo: il burocrate che si inventa questa doppia visita dal mio medico, con relativo tempo perso da lui e da me, non ha sufficiente materia grigia nel cranio per rendersi conto che i doppi viaggi inutili in auto ed il tempo perso di attesa devono essere eliminati? Perché, ad esempio, non poter confermare con una mail le risposte al mio dottore oppure alla Ausl o altro ancora?

Alberto Pagliero