Caso Cospito, due pesi e due misure

Abito a Bologna e mi riferisco alla strage del 2 agosto. Rilevo che tutti gli attentatori materiali della strage, condannati a diversi ergastoli e colpevoli della morte di decine di cittadini innocenti, sono tuttora tornati in libertà, senza essersi mai minimamente pentiti o aver collaborato con le istituzioni. Paolo Bellini, ultimo condannato all'ergastolo in primo grado, trovandosi comunque a piede libero, è stato arrestato perché sospettato di pianificare vari omicidi, tra cui quello dell'ex moglie che aveva testimoniato contro di lui. Come può la stampa tutta non aver dato rilievo a questa notizia (giornali e tv hanno dato ampio rilievo ndr), contrapponendola al caso Cospito, che per mesi ha dilagato sui media, alimentando il dibattito su una pena detentiva, quella del 41bis, volta ad impedire che, dal carcere, certi detenuti politici potessero proseguire/alimentare attività terroristiche al di fuori del carcere? Rilevo che Cospito, non ha mai ucciso nessuno, pur riconoscendo la validità della condanna e della detenzione. Sarebbe ora di chiedersi cosa non funzioni nel nostro sistema giudiziario: forse chi ha sostegno politico ed economico viene maggiormente garantito? Laura Ferrari