Se andate a vedere i giornali di 20 anni fa erano pieni di dichiarazioni indignate di politici che solidarizzavano con il personale sanitario aggredito nei locali del Pronto Soccorso. Già allora, come addetto ai lavori, ricordavo a tutti che nessuno controllava se il fiume di denaro speso sul territorio (medici di medicina generale, guardie mediche, cooperative mediche etc etc) realizzasse l’obiettivo di filtrare gli accessi in ospedale. La politica ha abbandonato ai sindacati medici tempi e ritmi delle visite ma furbescamente usa il Pronto Soccorso come valvola di sfogo della insoddisfazione e della rabbia dei cittadini. E così il poco personale sanitario che resiste eroicamente nel fortino PS ( e sono sempre di meno), unico reparto dell’Ospedale aperto 24 ore al giorno, paga per tutti. Se un ristorante attrezzato per ricevere 100 commensali al giorno è obbligato a riceverne 300 il disservizio viene addebitato al cameriere e al cuoco mentre chi tira i fili riposa tranquillo e prende i voti delle lobby.
Daniele Giovanardi (già direttore del PS Policlinico di Modena)