Anche l' edizione 2024 del festival della Filosofia di Modena è stata un successo, almeno come presenza di pubblico. Le strade e le piazze di Modena sono state piene per tre giorni, affollate da appassionati venuti da ogni dove. La filosofia fa vivere la città per tre giorni esercitando un grande richiamo da tutto il Paese, fra gli appassionati di filosofia che fortunatamente sono molti. Che ci sia ancora un pubblico per la filosofia fa ben sperare non solo per il turismo di Modena ma anche come speranza che ci sia ancora la concreta possibilità che l’umanità non si perda nell’abisso dei social, dell’individualismo od attratto solo dalle sirene e lusinghe del mondo moderno. Anch’io sono interessato al festival ed ho partecipato a vari eventi, con particolare interesse rivolto ai più noti personaggi invitati a portare una loro testimonianza come Marzano, Cacciari o Galimberti. Quest’ultimo ha tenuto la sua lezione a Sassuolo in piazza Garibaldi. E qui viene una nota dolente, la sua lezione quest’anno ”La Casa di Psiche” è stata molto povera, ha fatto ricorso a spigolature degli interventi degli anni precedenti, con un continue citazioni dei filosofi Greci, persino imbarazzante. A metà del suo intervento me ne sono andato deluso temendo che Galimberti, di cui sono un ammiratore, sia forse arrivato al capolinea, sperando però che invece abbia avuto poco tempo per preparare l’intervento. La giornata era cominciata molto bene, dopo anni, infatti, ho preso il trenino per raggiungere Sassuolo, cioè il mitico ”Gigetto”, come usavano in America prendere i treni a vapore per andare all’ovest. L'entusiasmo però si è spento quasi subito quando il filosofo ha cominciato a parlare. Forse anche lui, come me, sta vivendo nell’ultimo miglio.
Pietro Balugani