La violenza psicologica primo passo verso la violenza fisica

Tempo fa sono stata scaraventata giù dalle scale dal mio ex compagno solo perché avevo deciso di andarmene da casa sua vista la sua reazione dopo aver accidentalmente rotto un bicchiere e insulti e bestemmie nonostante le mie scuse e il mio darmi da fare per raccogliere tutto. Tra dubbi e rimorsi il giorno dopo (dopo essere comunque andata al lavoro) mi sono fatta accompagnare da dei miei amici al pronto soccorso dove è stata riscontrata una frattura vertebrale oltre a lividi a gambe e braccia. È partito il codice rosso e mi sono affidata ad un centro antiviolenza e ad una psicologa... Ho capito che la violenza fisica è un'evoluzione della violenza psicologica che non viene riconosciuta come reato. Ci viene detto di denunciare al primo schiaffo. Cosa che ho fatto, ma le spese sono tutte mie perché la violenza fisica non era perpetrata tanto che il reato è "lesioni gravi" e non violenza domestica nonostante il referto del pronto soccorso, pago anche il perché guadagno 1500 euro al mese. Tante donne non denunciano non solo per paura, ma perché non se lo possono permettere. Io ho denunciato tra sacrifici prestiti e altro. I carnefici invece hanno tutte le agevolazioni possibili quali l'avvocato d'ufficio e continuare a vivere la propria vita. Io sono stata segregata in casa tre mesi con un busto costosissimo. Sono costretta a fare in palestra ginnastica posturale vita natural durante.... Andavo in bici, facevo trekking... Tutto fermo per più di un anno. Vorrei sapere perché i carnefici a volte godono di agevolazioni. Non è il mio caso ma vorrei anche sapere perché con una denuncia tanti uomini non vengono fermati in maniera efficace tanto che tante donne muoiono. Mi trovo ad ascoltare in tv storie assurde. Vedo che siamo in uno stato nel quale le vittime devono mettere ed energie per difendersi e il carnefice viene difeso a prescindere dallo stato stesso. È giusto tutto ciò?

Roberta Baldarelli