Apprendo dai media dell’avviso di sfratto per i coniglietti del parco XXII Aprile a Modena. Raccontano che saranno catturati e trasferiti. Gli animali vivono da qualche tempo tra il parco e il giardino scolastico di via Teglio. Il Comune di Modena avrebbe stanziato i fondi, quasi 15mila euro, per spostarli in un'azienda agricola della Bassa. Se così ha deciso la nostra Amministrazione avrà avuto le sue buone ragioni. Chissà? La notizia oltre a dispiacermi, mi ha suggerito due flash mentali. Ecco qui il primo. Qualche settimana fa ho trascorso una decina di giorni a Londra in compagnia di mia moglie e dei miei due figli. Unitamente ad altre visite culturali e di svago, abbiamo trascorso parecchio tempo visitando le tante aree verdi di quella città. Siamo rimasti entusiasti dalla quantità e dalla varietà di ogni sorta di fauna volatile e pedestre e, fra questa, molteplici scoiattoli. Ci hanno riferito che da sempre è così nei parchi di Londra e che questa bellezza e varietà della natura che regala gioia alle persone di tutte le età è molto apprezzata e curata dalle persone e dalla locale Amministrazione. Alla nostra, invece, e alla popolazione che frequenta il parco XXII Aprile, pare di no, se hanno deciso di sfrattare i conigli gramsciani. Domanda: Ma di che natura è la gran parte della popolazione che frequenta il parco XXII Aprile? Per provare a dare una risposta, qui spiego l’altro flash. Un amico mi ha invitato a presenziare alla festa dell’acqua nell’area verde in questione. Terminato l’evento, abbiamo deciso di fare una passeggiata nel verde. Ogni dove, un via vai di urlanti uomini a piedi e in bicicletta, altri seduti a terra o sulle panchine in compagnia di bottiglie e di lattine di birra. Oggi mi chiedo se sono stati costoro a chiederlo, ovvero se è per far piacere a loro che la nostra Amministrazione ha deciso di spendere ben 15.000 euro per consegnare il foglio di via a dei simpatici ed innocui conigli. Non sarebbe meglio che il governo della nostra città cominciasse a controllare con più costanza e maggiore impegno la frequentazione di questa area, così da renderla più fruibile, con serenità, anche dalla popolazione che lo ha scelto o che lo sopporta e che, comunque, attraverso i tributi, lo mantiene e sovvenziona il suo fare? Non sarebbe forse prioritario emettere fogli di via per i tanti frequentatori senza diritto e delinquenti piuttosto che dei vivaci e dolci coniglietti?
Giuseppe Ceccobelli