Test di Medicina, indaghi la Polizia postale

Sono il papà di un ragazzo che ha superato i test di ammissione a Medicina. Lui e diversi suoi amici si stanno immatricolando nelle facoltà dove sono entrati, per merito, superando i test, senza “rubare”; ora vivono nell’angoscia che i test siano annullati, il loro impegno cancellato per colpa di altri disonesti. Mio figlio ha il senso della giustizia e ha fatto un ragionamento: “Se a scuola veniva beccato uno a copiare si annullava il suo compito non quello di tutta la classe, ci sono tracce su Telegram e altro? Indaghi la polizia postale e colpisca i rei, annulli i loro test, e altri avranno il meritato posto”. Che Stato vedrebbe un ragazzo se per dolo di pochi cancellasse il merito di tanti? Cosa accadrebbe nella mente di ragazzi di 18 anni se lo Stato azzerasse la loro autostima e il loro senso di merito perché alcuni hanno rubato? Quale enorme delusione?? Immagino reazioni estreme. Le vere vittime di un colpo di spugna sarebbero i ragazzi onesti, il futuro sano della Nazione. Nel principio “in dubio pro reo” va punito chi è colpevole e salvati tutti gli altri. Uno Stato degno non è quello che opera con colpi di spugna ma che educa premiando chi merita e chi è onesto e punendo solo chi si è comportato male. I colpi di spugna non fanno giustizia, creano solo vittime. Avremmo ragazzi disillusi, delusi, e con gli ideali di giustizia mutilati. Un fiducioso e rispettoso saluto. Alberto Allegretti