Trump, opportunità per l'Europa

Il presidente degli Usa Donald Trump e il suo aiutante Elon Musk stanno attuando in modo autoritario varie misure drastiche per tagliare secondo loro il deficit federale. Licenziano dipendenti pubblici fra cui scienziati, biologi, ricercatori nella sanità; avevano licenziato anche esperti nucleari, ma poi li hanno riassunti perché si sono accorti dell’errore. Forse licenzieranno anche esperti in armamenti o tecnologie varie. Chiudono agenzie federali “improduttive” come la U.S.A.I.D. (l’agenzia federale americana per lo sviluppo internazionale) che forniva aiuti all’estero in casi di calamità e simili. Probabilmente non daranno importanza alla produzione di vaccini perché il nuovo ministro della sanità è scettico su di essi. Per gli statunitensi si prospettano giorni tristi e bui.

Però per l’Europa questa è una ricca opportunità che va colta. Accogliamo in Europa gli scienziati licenziati; invertiamo la fuga dei cervelli; facciamogli proseguire col loro know-how le ricerche sui vaccini e sulle cure di altre malattie. Rileviamo le strutture di USAID dismesse e anche parte del relativo personale e gestiamoli noi; la cooperazione internazionale è non solo un dovere etico, ma anche la premessa per introdurre le nostre aziende in quei mercati, prima che i buchi siano riempiti da Russia o Cina.

Facciamo trasferire in Europa le case farmaceutiche americane e la relativa ricerca su vaccini sempre più veloci da sviluppare e più efficaci; facciamoli produrre qui e poi li rivenderemo noi agli americani quando scopriranno che ne hanno bisogno. Per i dazi si potrebbe applicare il principio fisico che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Le armi per la nostra difesa, gli aerei di linea, i computer e altri beni ad alta tecnologia smettiamo di acquistarli dagli USA; sviluppiamoli in modo unificato a livello europeo.Trump capirà che non collaborare provoca danni anche a se stessi.

Guido Leonardi