Carlino d’Oro 2019, Oscar per futuri campioni

Vecchi, premiato l’anno scorso, il mister ha vinto due scudetti con la Primavera dell’Inter: "I giovani bravi ci sono". Come si vota, categoria speciale per il web

Carlino d'Oro 2018, i vincitori della categoria Allievi con Davide Ballardini (Corelli)

Carlino d'Oro 2018, i vincitori della categoria Allievi con Davide Ballardini (Corelli)

Bologna, 12 marzo 2019 - Lui lo sa bene, come si fanno crescere i giovani. Stefano Vecchi, 47 anni, è stato premiato nell’edizione 2018 del Carlino d’oro perché aveva appena vinto il secondo scudetto Primavera come allenatore dell’Inter, con cui ha trionfato anche in due tornei di Viareggio. E’ l’unico capace di vincere il tricolore Primavera come giocatore prima e come allenatore poi. Quest’anno, prima di Zenga e ora di Cosmi, l’aveva iniziato sulla panchina del Venezia in serie B.

Vecchi, il tema è d’attualità: i giovani devono giocare sempre o solo quando se lo meritano?

«Vanno lanciati se hanno i numeri, l’importante poi è non aspettarsi che risolvano tutti i problemi e non sbaglino mai».

Lei conosce bene la rivelazione dell’anno Zaniolo.

«E’ stato bravo a sfruttare l’opportunità offerta da un allenatore che ha creduto in lui e dagli spazi che si erano creati. Ripeto: dai giovani poi non bisogna pretendere che non sbaglino mai, penso anche a Donnarumma».

Molti li ha lanciati prima Mancini da ct che i rispettivi club.

«Quando Mancini ha chiamato Zaniolo e Tonali, chi non li conosceva si chiedeva perché. Ora lo sanno tutti. Di giovani bravi ne abbiamo tanti, dal ‘97 al ‘99, penso a Cutrone, Calabria, Bastoni, Dimarco».

Vecchi, iniziative come il Carlino d’oro vogliono segnalare potenziali talenti, come è successo con Orsolini. Nell’era dello scouting con i database, c’è ancora spazio per scoprire talenti con metodi ‘all’antica’?

«C’è, anche se è chiaro che alle grandi società sfuggono sempre meno i giocatori buoni, perché iniziano a tenerli monitorati da quando hanno sei-sette anni. Però può succedere che un ragazzo cambi ruolo ed esploda dopo, oppure che abbia uno sviluppo fisico ritardato, quando magari non era più seguito dagli osservatori. Gli spazi ci sono».

Lei è un ex della Spal, da giocatore e da tecnico. I biancazzurri si salveranno?

«La Spal gioca bene, deve solo stare attenta a non buttarsi giù perché stanno arrivando risultati inferiori alla qualità del gioco che esprime, è successo anche con l’Inter domenica».

Il Bologna si sta raddrizzando.

«Ho visto la vittoria con il Cagliari, si vede che sta trovando personalità, sicuramente ha qualità per risalire e ha anche un ambiente che spinge, è un bell’aiuto giocare in uno stadio come il Dall’Ara».

Strano che un tecnico bravo con i giovani come lei non abbia mai lavorato con il Sassuolo.

«Non ce n’è mai stata l’occasione, anche se i neroverdi sono una società modello per il lancio dei ragazzi».

Il Carpi invece l’ha allenato. Quest’anno i biancorossi soffrono.

«La B è difficilissima, bisogna lottare con i denti. Però la società è pronta e l’allenatore molto esperto, speriamo che ce la facciano».

La formula: in lizza anche donne, arbitri e allenatori

Da oggi, con la pubblicazione dei coupon su tutte le edizioni del Carlino, e anche sulle pagine del nostro portale web, inizia ufficialmente la corsa al Carlino d’Oro 2019. L’attesa è dunque finita. La 15ª edizione consecutiva della grande iniziativa del nostro giornale organizzata da Mario e Patrick Baldassari assegnerà poi, venerdì 14 giugno, a Milano Marittima, nella suggestiva cornice del MarePineta Resort, l’ambitissimo oscar del calcio giovanile, diventato ormai un appuntamento tradizionale, di grande appeal e di forte richiamo. 

È facile prevedere, sulla base anche del successo registrato nelle precedenti edizioni con decine di migliaia di voti (sia nella versione cartacea, sia nella versione web), che sarà una corsa all’ultimo tagliando e all’ultimo click. La storia del Carlino d’Oro dice che la serata delle premiazioni organizzata al MarePineta Resort di Milano Marittima diventerà un vero e proprio evento, con la presenza di big e campioni. Nel corso delle precedenti edizioni, sul palco del Carlino d’Oro, solo per citare qualche nome, sono saliti personaggi del calibro di Arrigo Sacchi, Beppe Marotta, Pippo e Simone Inzaghi, ma anche gli ex campioni del mondo di Spagna ’82, Franco Causio, Giancarlo Antognioni e Antonio Cabrini, così come Morgan De Sanctis, Massimo Bonini, Salvatore Bagni e gli allenatori Sarri, Mandorlini e Ballardini. 

Il Carlino d'Oro, oltre ai giurati che settimanalmente vengono intervistati, sceglie sulla base delle segnalazioni e dei voti dei lettori, i migliori giovani di ogni provincia di diffusione del Carlino per le categorie Esordienti, Giovanissimi, Allievi, Juniores; oltre al calcio femminile senza distinzione di età, agli allenatori e agli arbitri. 

Una categoria speciale per i voti arrivati sul web

Da oggi quindi parte la corsa del Carlino d’oro, sui due binari paralleli che portano entrambi alla stessa stazione finale del gran galà di Milano Marittima. Oltre alla votazione cartacea da oggi sarà possibile esprimere le proprie segnalazioni anche online per la speciale classifica del web, che alla fine della kermesse porterà sul palco di Milano Marittima un vincitore speciale. A differenza della versione cartacea, per quanto riguarda il web è possibile, collegandosi all’indirizzo http://carlinodoro.ilrestodelcarlino.it/ , votare soltanto per un beniamino, di qualsiasi categoria, che si tratti di un allenatore, una giocatrice o un giocatore delle categorie Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Juniores non fa differenza. Alla fine, per ogni provincia di diffusione del ‘Carlino’ ci sarà un vincitore locale, il migliore del web provincia per provincia. Ci sarà anche un vincitore assoluto, come per le altre categorie.