{{IMG_SX}}Camerino, 12 marzo 2009 - L'azienda appaltatrice 'I Platani', impegnata nella costruzione del polo didattico di Camerino, i cui lavori sono stati bloccati dalla magistratura, fa sapere che il movimento franoso dell’area Madonna delle Carceri che ha indotto al sequestro, era già stato segnalato nel 2005 dalla stessa azienda.

 

"Gli organi tecnici dell’amministrazione provinciale di Macerata - si legge in una nota de 'I Platani srl' - hanno sempre voluto ignorare il problema, che una perizia giurata attribuisce ad un errore progettuale". La società accusa la Provincia di aver "tentato irragionevolmente di minimizzare il caso".

 

L’impresa aveva "inutilmente segnalato la circostanza fin dall’avvio dei lavori, sollecitando disperatamente - così afferma l’amministratore unico dei Platani - opportuni interventi tecnici". Adesso l’auspicio è che l’amministrazione provinciale "valuti serenamente" quanto accaduto. I Platani srl conferma "la propria totale disponibilità ad ogni collaborazione tecnica, e attende fiduciosa gli esiti degli accertamenti della magistratura".

 

La Provincia aveva sostenuto che alcuni limitati cedimenti riscontrati nell’area del cantiere erano dovuti a difetti di costruzione delle gabbionate a protezione dello sbancamento: motivo per il quale l’ente aveva avviato le procedure di risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice. Il nuovo polo scolastico (del costo di circa 12 milioni di euro, a carico della Provincia) è destinato a ospitare i Licei linguistico e pedagogico e l’Istituto tecnico commerciale e per geometri.