{{IMG_SX}}Ancona, 29 maggio 2009 - Le Marche protagoniste sul fronte adriatico con ben 14 località costiere segnalate (3 in più dell'anno scorso) dalla Guida Blu 2008 di Legambiente e Touring Club Italiano. E’ Portonovo di Ancona il centro turistico di punta della costa marchigiana che con 4 vele sfiora il massimo riconoscimento di Legambiente.

 

Sirolo conferma le 4 vele dello scorso anno. Senigallia, Grottammare e Fano ottengono 3 vele poi ancora ci sono altre 8 località che si sono distinte per qualità ambientale e qualità dei servizi, meritando l’accesso nell’olimpo delle bellezze italiane consigliate dalla Guida Blu 2009. La nona edizione della Guida Blu è stata presentata ieri presso la sede di Legambiente Marche ad Ancona (e contemporaneamente a Roma) da Luigino Quarchioni presidente di Legambiente Marche, Vitaliano D'Addato circolo il Pungitopo di Ancona e Francesco Brega responsabile campagne Legambiente Marche.

 

“La mappa della Guida Blu di quest’anno - ha commentato Quarchioni - restituisce la fotografia di quella che Legambiente considera l’eccellenza dell’offerta turistica nelle Marche. Le località premiate non sono solo luoghi di grandissimo pregio naturalistico ma sono anche quelli dove i cittadini hanno fatto della sostenibilità e della tutela ambientale un loro punto di forza. Sono comuni - continua Quarchioni - che hanno dimostrato, chi più e chi meno, come la salvaguardia dell’ambiente non sia un freno allo sviluppo ma un valore aggiunto che i turisti, di anno in anno, cercano e apprezzano sempre di più".

 

"Ma accanto alle bellezze che la natura ci ha dato - prosegue - e che l'uomo ha conservato e valorizzato ci sono però alcuni segnali che ci preoccupano e non poco. Il pesante consumo del territorio registrato nelle Marche più preoccupante rispetto alle altre Regioni, le crescenti richieste di costruire nuovi porti turistici ed altro rischiano di indebolire quel capitale fatto di natura, bellezza e qualità che ci dà speranze per il futuro per far viverci meglio e per essere più conpetitivi e più attraenti verso turismo e non solo".

 

"Siamo molto preoccupati perchè proprio in questi giorni si è riaperto il dibattito sui parcheggi a Porto Novo - aggiunge D'Addato - C'è il rischio che in questa fase vengano creati altri posto auto ma non in ottemperanza al più vasto piano particolareggiato di Porto Novo che ha invece una forte valenza naturalistica. La nostra preoccupazione è che vengano costituiti nuovi parcheggi e che da provvisori restino definitivi, oltre al nuovo Camping Adriatico sul cui spostamento il circolo il Pungitopo è sempre stato d'accordo ma che in mancanza di una rapida rinaturalizzazione rimane la ferita aperta sul fianco del monte". Info: www.legambienteturismo.it