{{IMG_SX}}Macerata, 9 giugno 2009 - Ribaltone in provincia. Sconfitto al primo turno il presidente uscente della provincia di Macerata Giulio Silenzi (Pd) e del centro sinistra, battuti al primo turno dal candidato del centro destra Franco Capponi (Pdl), che supera il 51% (51,31) dei dei consensi.
 

 

Sostenuto dal suo partito e da un centro sinistra ‘’tradizionale’’ (Prc, Pdci, Idv, Sinistra, Verdi e due liste civiche) Silenzi, consigliere regionale dal 1990 al 2004 (e’ stato anche capogruppo ds) e a piu’ riprese assessore a Palazzo Raffaello, ha raccolto circa il 47,59 % dei voti. Il suo avversario, ex sindaco di Treia ed ex presidente del Cosmari, nonche’ capogruppo di FI in Regione, e’ stato invece appoggiato da Pdl, Lega, La Destra, una lista civica e soprattutto Udc.

 

E’ stato infatti il partito di Pier Ferdinando Casini (11,6%) a fare da ago della bilancia nel duello tra Silenzi e Capponi. Pd e Pdl lo avevano corteggiato, ma alla fine l’Udc ha scelto di far parte dell’allenza di centrodestra (mentre in altre Province, come Ascoli Piceno e Pesaro Urbino corre in solitaria). Silenzi, che si e’ distinto per un grande attivismo nell’amministrazione e per avere varato molte opere pubbliche, paga anche lo scotto di una rimpasto a meta’ legislatura, che ha escluso dalla giunta personaggi di spicco, poi usciti tra mille polemiche anche dal Pd.
 

 

Capponi e’ felice per la vittoria, ‘’perché dopo 15 anni di centro sinistra vogliamo cambiare qualcosa, vogliamo lavorare di piu’ per la Provincia, il territorio e la nostra gente’’. Il neo presidente critica ‘’l’attivita’ troppo personalistica’’ dell’amministrazione precedente. ‘’I moderati sono tornati di moda - aggiunge - e questi moderati governeranno la Provincia per i prossimi cinque anni, tentando di fare di piu’ di quello che e’ stato fatto. Ma - ammonisce - lo faremo insieme: presidente, consiglieri e assessori provinciali’’.

 

La nuova amministrazione avra’ ‘’un dialogo diretto con il Governo centrale’’, ma intende ‘’collaborare con la Regione e anche con i Comuni che non sono del nostro colore. La Provincia di Macerata - conclude - sara’ piu’ aperta e democratica’’.

 

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