Giornate Fai 2019 Macerata, tesori senza segreti

Sabato 23 e domenica 24 marzo. Tour alla Mozzi Borgetti, poi i palazzi De Vico e degli Studi

VOLONTARI Un banchetto del Fai nell’ambito di una  delle passate edizioni delle Giornate di primavera

VOLONTARI Un banchetto del Fai nell’ambito di una delle passate edizioni delle Giornate di primavera

Macerata, 19 marzo 2019 - Due giorni alla scoperta delle bellezze del territorio con alcune guide d’eccezione: gli studenti delle scuole superiori. E un connubio inossidabile quello tra il Fai e i giovani ciceroni delle scuole che, dal 1993, ha permesso alla Giornate di primavera di diventare un appuntamento a cui partecipano migliaia di persone in tutta Italia. La 27esima edizione tornerà il prossimo fine settimana e, nelle Marche, saranno 81 i beni che potranno essere visitati, 3.300 gli apprendisti ciceroni e 650 i volontari coinvolti.

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A Macerata ci sarà un itinerario per i soli iscritti al Fai che prevede la visita guidata, con gli apprendisti ciceroni degli istituti Bramante e Gentili, a Palazzo degli Studi, mentre un altro aperto a tutti a Palazzo De Vico, con la guida degli studenti dell’istituto Garibaldi e nella sala antica della biblioteca Mozzi Borgetti che verrà raccontata dagli studenti del liceo Leopardi e dell’istituto Matteo Ricci. Il tour prosegue anche sul Colle dell’Infinito ricordando Giacomo Leopardi, con la visita a Palazzo Passeri, alla Torre del Borgo e al palazzo comunale, con gli apprendisti ciceroni del liceo classico.

Nella zona montana il tour del Fai toccherà Visso con la visita alla mostra sulle opere di Paolo da Visso, l’ingresso straordinario nella zona rossa (previa prenotazione presso i volontari del Fai, che saranno a disposizione nella casa del Parco del paese) e l’escursione alle sorgenti del Nera. A fare da ciceroni saranno gli studenti dell’istituto comprensivo Monsignor Paoletti. «Le giornate di Primavera del Fai non sono solo un’opportunità di riscoperta dei beni culturali – ha commentato l’assessore regionale Moreno Pieroni –, ma soprattutto una fonte di arricchimento per tutti. Troppo spesso diamo per scontato il patrimonio culturale che abbiamo sotto casa senza conoscerne la storia e il valore, in altre parole senza dargli la giusta considerazione. Ecco il Fai ci richiama ai valori in cui riconoscerci e insieme rilancia la cultura materiale e immateriale come strumento di crescita anche economica e occupazionale».

Allargando lo sguardo oltre il Maceratese, tra i beni che potranno essere visitati nelle altre province, ad Ancona verrà aperta la sinagoga, a Sirolo il Castello, ad Ascoli si potranno ammirare le stanze segrete di Palazzo Malaspina e la dimora Gabrielli. Normalmente chiuso al pubblico, potrà essere scoperto eccezionalmente sabato e domenica, il pozzo di corso Cavour, oltre a palazzetto Sacconi a Fermo, mentre a Pesaro la visita guidata sarà alla scoperta dell’acquedotto romano, dell’area archeologica di Colombarone e di Palazzo Albani a Urbino.