Radiohead a Macerata, biglietti polverizzati in 4 minuti

In cento accampati dall’alba davanti al botteghino e il sito per l’acquisto va in tilt

Giulia Cardinali con il prezioso biglietto dei Radiohead (foto Calavita)

Giulia Cardinali con il prezioso biglietto dei Radiohead (foto Calavita)

Macerata, 28 giugno 2017 - Oltre cento persone accampate, chi dall’alba e chi dal mattino presto, davanti al botteghino per conquistarsi un posto al concerto del duo Radiohead del 20 agosto, mentre nelle case su internet è caccia ai biglietti su Vivaticket: ieri alle 11 l’apertura delle vendite sul sito, che si è ingolfato subito. In appena quattro minuti i biglietti sono finiti, i posti sulla balconata a 50 euro sono terminati in meno di 20 secondi.

In tutto lo Sferisterio dispone di 2.472 posti (compresi quelli in piedi). E per tantissimi maceratesi resta un miraggio l’esibizione di Thom Yorke e Jonny Greenwood, cantante e chitarrista della band inglese tra le più famose al mondo: i musicisti eseguiranno pezzi selezionati dei Radiohead con nuovi, essenziali arrangiamenti, per poi devolvere l’intero ricavato alle popolazioni delle Marche colpite dal sisma. Uno spettacolo unico ed esclusivo. I biglietti, dai 50 ai 250 euro, sono stati letteralmente polverizzati.

Grande la delusione di chi non ce l’ha fatta, pur essendosi organizzato andando di persona alla biglietteria e contemporaneamente provando ad acquistare a casa, tramite un familiare o un amico, il biglietto sul sito. Si vedono pianti, di rabbia e amarezza oppure di gioia e stupore per esser riusciti in un’impresa che a quei pochi, invidiatissimi, sembra ora un miracolo. Il concerto finanzierà il recupero, il restauro e poi la tutela del patrimonio artistico del Maceratese, Fermano e Ascolano. Il ricavato sarà devoluto a favore del comitato a scopo benefico «ArteProArte», che si è costituito in questi giorni e agirà in collaborazione con la soprintendenza. A breve vedrà la luce il sito del comitato.

Il concerto è stato fortemente voluto dai musicisti, e sempre loro è la scelta della location dello Sferisterio. L’iniziativa è stata pensata ad agosto dell’anno scorso da Greenwood, che ha una casa a Monsampietro Morico (Fermo). E sui social si scatena l’ironia: protagonisti, quelli che sono rimasti senza biglietto. C’è chi, per ripicca, lancia l’idea di una festa alternativa la sera del concerto nel vicolo dietro lo Sferisterio (accanto all’asilo Ricci, dove di solito qualche nota dall’Arena arriva), e chi scherzando propone: «Il 20 agosto invadiamo, armati, la curva dell’asilo Ricci». E ancora: «Da oggi il mondo non è più diviso in chi ha la pistola carica e chi scava, ma tra chi ha i biglietti per il 20 agosto e chi vi odia», «mi ci lancio col paracadute dentro lo Sferisterio», «ricevo il martedì e il venerdì, e faccio fatture a chi ha preso biglietti».

Non mancano, però, anche forti polemiche su Facebook sollevate dai maceratesi rimasti a bocca asciutta. «A noi terremotati si poteva lasciare un 20% dei posti, visto che lo spettacolo è per noi. È vergognoso quanto successo». Qualcuno sui social network sta già provando anche a rivendere quei biglietti, ma lo vietano le regole, molto severe: la transazione è strettamente limitata a due acquirenti. Il nome dell’acquirente è stampato su ogni biglietto. Il biglietto non può essere ceduto a terzi. L’acquirente dovrà mostrare la foto del documento di identità per accedere.