Radiohead a Macerata, raccolti 231mila euro. "Anche dall’estero per il concerto"

Luciano Messi: molti ticket acquistati in Europa. L’ipotesi del maxischermo

Radiohead a Macerata, raccolti 231mila euro. "Anche dall’estero per il concerto"

Radiohead a Macerata, raccolti 231mila euro. "Anche dall’estero per il concerto"

Macerata, 29 giugno 2017 - Incassati 231.020 euro per il concerto del duo Radiohead allo Sferisterio, spettacolo di beneficenza a favore delle popolazioni delle Marche devastate dal terremoto. L’altro ieri, appena quattro minuti dopo l’apertura delle vendite su Vivaticket, i biglietti sono stati polverizzati dagli utenti on line. E mentre il sito si era bloccato, sovraccarico, si allungava la fila davanti il botteghino di piazza Mazzini, con gente in coda fin dall’alba nella speranza di conquistare un posto per il 20 agosto, quando all’Arena si esibiranno Thom Yorke e Jonny Greenwood, cantante e chitarrista dei Radiohead. 

Il ricavato di quello che sarà uno spettacolo unico ed esclusivo sarà devoluto al comitato «Arte Pro Arte», per il finanziamento del recupero, del restauro e per la tutela del patrimonio artistico del Maceratese, Fermano e Ascolano. Grande la soddisfazione degli organizzatori, tra cui Luciano Messi dell’Associazione Sferisterio, accanto al Comune e all’agenzia Indipendente. «Ce lo aspettavamo – commenta Messi –, era prevedibile che i biglietti sarebbero finiti in pochissimi minuti. I biglietti sono stati acquistati da persone da tutta Italia e anche da Paesi esteri europei. In quei cinque minuti si è riversata sul sito una quantità incredibile di appassionati. Da parte nostra, ci siamo attrezzati per dare le informazioni al meglio e nel modo più chiaro possibile. Certo, capisco il disagio di mettersi in coda e la delusione di chi non è riuscito a conquistare un posto, ma ci siamo passati tutti». Considerata la dimensione europea del fenomeno Radiohead, «è quasi da considerare un miracolo il fatto che la nostra biglietteria sia riuscita a fare 19 biglietti – precisa Messi –. Ci sono botteghini, nelle Marche, che non hanno fatto in tempo ad emettere neanche un biglietto. Ci fa piacere che qualcuno a Macerata sia stato accontentato. Vorrei ricordare, però, che noi avevamo sconsigliato in tutti i modi possibili di mettersi in fila». 

Alle polemiche di chi, infuriato per non esser riuscito ad assicurarsi un posto, suggeriva che avrebbero potuto riservare biglietti ai terremotati, a cui il concerto è dedicato, o a chi propone di mettere un maxischermo in piazza (idea del consigliere comunale David Miliozzi), Messi risponde: «Ricordiamoci che si tratta, prima di tutto, di una raccolta fondi per il restauro delle opere danneggiate dal sisma. Forse sarà trasmesso in streaming, forse col maxischermo. È tutto da vedere, saranno i Radiohead, insieme al comitato, a decidere, visto che ci regalano il concerto. Ciò che è certo è che la vendita dei biglietti vuole essere solo il primo passo della raccolta fondi, che va incrementata. Pensiamo ad esempio a una vendita all’asta di oggetti firmati dagli artisti». Comunque sia andata, «avere una richiesta enormemente superiore ai posti disponibili è un problema che tutti i teatri vorrebbero avere. È una situazione complessa, ma siamo felici di doverla gestire».